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Armi laser e tempeste elettroniche, così Leonardo rivoluziona la guerra dronica

I nuovi paradigmi bellici della guerra dronica impongono la necessità di sviluppare misure di protezione per i propri assetti a pilotaggio remoto e nuovi metodi di intercettazione per evitare che le difese aeree vengano saturate. In un colpo solo, Leonardo propone sistemi innovativi per entrambe le esigenze

L’avvento dei sistemi a pilotaggio remoto, comunemente noti come droni, ha letteralmente investito il comparto della Difesa globale e, a modo suo, rappresenta una “rivoluzione negli affari militari”. I paradigmi bellici stanno mutando a una velocità quale non la si vedeva da diverso tempo, per adattarsi a queste novità sia sul piano dei sistemi sia delle contromisure. In questo contesto di repentino mutamento delle esigenze operative delle Forze armate di tutto il mondo, la rapidità di sviluppo di nuovi sistemi è cruciale per mantenere ed estendere il vantaggio tecnologico. Si tratta del tradizionale ciclo adattivo delle tecnologie militari: un nuovo fattore — tecnico o tecnologico — viene introdotto sui campi di battaglia e rivoluziona le precedenti certezze acquisite. In appena due giorni, Leonardo ha segnato nuovi traguardi nel campo delle tecnologie da mettere a disposizione degli eserciti occidentali per fare fronte e al contempo impiegare utilmente i nuovi inquilini dei campi di battaglia, presentando un nuovo intercettore laser e un innovativo sistema di jamming da montare sui futuri droni loyal-wingmen.

La piattaforma laser C-Uas Stryker

Presentata da Leonardo Drs, controllata statunitense della società, in occasione della conferenza annuale dell’Association of the US Army (Ausa) 2024, la piattaforma Stryker batte sul tempo ogni rivale, proponendo una soluzione affidabile e rivoluzionaria per la difesa aerea mobile. Montata sullo scafo dell’omonimo veicolo da combattimento (lo Stryker M1126), la piattaforma C-Uas (Counter-Unmanned aerial systems) a energia diretta Stryker include sia intercettori cinetici convenzionali sia l’innovativo sistema d’arma laser Locust da 26 kilowatt, sviluppato da BlueHalo, che nei test dimostrativi ha abbattuto tutti i droni che le sono stati lanciati contro. “In soli otto mesi, Leonardo DRS e i nostri eccellenti partner industriali hanno progettato, costruito e testato questo prototipo anti-drone a energia diretta basato sullo Stryker. Siamo stati in grado di muoverci rapidamente sfruttando la comprovata esperienza di Drs nel costruire un team coeso di partner per fornire rapidamente capacità di difesa aerea all’Esercito statunitense”, ha dichiarato Aaron Hankins, senior vice president e general manager di Leonardo Drs Land Systems. “Il nostro C-Uas a energia diretta Stryker è una capacità futura disponibile per i combattenti oggi, e siamo entusiasti di mostrarlo durante il meeting annuale Ausa 2024”. L’utilizzo di armi a energia diretta non permette solamente di intercettare gli obiettivi più rapidamente — letteralmente, alla velocità della luce — ma anche di ridurre i costi degli intercettori cinetici, i quali, una volta utilizzati, devono essere nuovamente ordinati, prodotti e consegnati. L’eventuale implementazione del nuovo sistema nei reparti militari doterebbe le Forze armate Usa di una piattaforma versatile e ad alta mobilità, perfetta per essere schierata rapidamente in una moltitudine di contesti operativi e per ridurre sensibilmente il rischio di saturazione dei propri layer di difesa aerea.

BriteStorm, tempeste elettroniche per proteggere gli sciami di droni

Sempre in occasione dell’Ausa 2024, Leonardo ha presentato BriteStorm, un sistema tecnologico innovativo in grado di equipaggiare droni ed effettori. Il sistema, di piccole dimensioni e facilmente integrabile sui sistemi a pilotaggio remoto, crea una protezione elettronica introno ai droni che permette anche di scatenare delle tempeste di impulsi ad alta potenza che interferiscono con le strumentazioni avversarie. Così facendo, uno stormo di droni loyal-wingmen può avanzare nei perimetri di difesa aerea nemici, degradandone le capacità di rilevamento e intercettazione, spianando così la strada ai caccia pilotati da esseri umani. L’implementazione di questa tecnologia permetterà di pianificare e condurre operazioni aeree in profondità, confondendo i radar dei sistemi anti-aerei, ingannandoli e impedendogli di agganciare i bersagli. Il nuovo sistema è stato testato dal Rapid capabilities office (Rco) della Royal air force britannica, che ha effettuato diversi voli di successo e ne ha certificato la funzionalità. Intercettando i più recenti sviluppi in materia di sistemi d’arma innovativi, non solo Leonardo attesta il livello di avanguardia dell’industria italiana, ma si pone anche come futuro partner privilegiato per le Forze armate Usa.

 


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