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Rutte vola a Kyiv per ribadire il supporto della Nato all’Ucraina

A due giorni dall’assunzione ufficiale dell’incarico, il nuovo segretario generale della Nato si reca in visita a Kyiv per incontrare Zelensky e riaffermare il supporto dell’Alleanza Atlantica alla causa ucraina. Continuare le forniture di armi e preparare il futuro ingresso dell’Ucraina nella Nato al centro delle parole di Rutte

Il primo impegno pubblico del nuovo segretario generale della Nato, l’olandese Mark Rutte, riprende lì da dove aveva lasciato il predecessore Jens Stoltenberg: l’Ucraina. Non è un caso che il nuovo segretario generale abbia scelto Kyiv come primo luogo da dove iniziare il suo mandato, per mostrare continuità col passato e riaffermare il sostegno dei 32 all’Ucraina, impegnata da due anni e mezzo a resistere all’aggressione russa. “Era importante che venissi a Kyiv ora e mettere in chiaro al popolo ucraino, e a tutti quelli che ci guardano, che la Nato è con l’Ucraina” ha affermato Rutte, durante una conferenza stampa congiunta con Volodymyr Zelensky, proseguendo poi sui piani per l’entrata del Paese nell’Alleanza: “l’Ucraina è più vicina alla Nato che mai e continueremo su questo percorso finché non diventerete membro dell’Alleanza, io sono a favore”. Dal febbraio 2022, la Nato ha fornito il 99% degli aiuti militari giunti all’Ucraina, ma “sappiamo che ve ne serve di più”, ha precisato Rutte. Gli sforzi dell’Alleanza Atlantica per continuare a supportare Kyiv sono ora incentrati sulla creazione di un comando unico per sovrintendere alle forniture e per porre le basi della futura interoperabilità delle Forze armate ucraine con gli altri eserciti Nato.

Rispondendo poi alle domande della stampa, Rutte ha definito come “irreversibile” la decisione presa in estate al summit di Washington circa la futura membership dell’Ucraina. “Penso che il giorno in cui l’Ucraina sarà un membro a pieno titolo della Nato arriverà. E permettetemi di aggiungere, se qualcuno dovesse pensare il contrario, che la Russia su questo tema non ha né voto né veto”. Venendo poi alla questione relativa all’impiego di armi occidentali per attacchi in profondità nel territorio della Federazione Russa, che vede posizioni diverse in seno all’Alleanza, Rutte ha voluto chiarire che “l’Ucraina ha ovviamente il diritto di difendersi e il diritto internazionale è dalla parte dell’Ucraina, il che significa che questo diritto non finisce al confine. La Russia sta portando avanti questa guerra illegale e questo significa che colpire i caccia e i missili russi prima che possano essere usati contro le infrastrutture civili dell’Ucraina può aiutare a salvare vite umane”, specificando però che “spetta a ciascun alleato decidere quali restrizioni imporre alle armi da consegnare all’Ucraina”.


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