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Lotta all’antimicrobico-resistenza. L’Italia guida la cooperazione globale da Bari

Ultimo appuntamento del G7 a guida italiana. La implementation conference a tema Amr si conclude oggi a Bari. Gemmato: “Cento milioni per gli antibiotici reserve”

La due giorni sul contrasto all’antimicrobico resistenza (Amr) si è conclusa oggi a Bari, segnando un momento cruciale per il coordinamento globale su una delle sfide più urgenti della sanità pubblica. L’Italia, nel ruolo di presidente del G7, ha ribadito il suo impegno per affrontare questa minaccia che trascende i confini nazionali. L’evento si inserisce in continuità con gli obiettivi ambiziosi fissati durante il G7 Salute di Ancona, confermando il ruolo del Gruppo come attore di rilievo per la prevenzione e la gestione delle emergenze sanitarie globali.

IL FONDO PER I FARMACI INNOVATIVI

“Con le misure in Legge di bilancio 2025 il governo intende destinare fino a cento milioni di euro del Fondo per farmaci innovativi per lo sviluppo di agenti antimicrobici per infezioni da germi multi-resistenti”, ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, inaugurando la sessione plenaria “Antimicrobico-resistenza: la strada da seguire”. Ammonta, invece, a quaranta milioni il finanziamento annuale annunciato per il Piano nazionale di contrasto all’antimicrobico-resistenza (Pncar). Le dichiarazioni di Gemmato si inseriscono nel solco delle priorità delineate nella capitale marchigiana. Già in quell’occasione, il ministro della Salute Orazio Schillaci aveva annunciato nuove risorse in manovra per potenziare la lotta contro l’Amr.

ANTIBIOTICI RESERVE: COSA SONO?

Il ministro aveva già vagliato ad Ancona l’ipotesi di utilizzo del Fondo per i farmaci innovativi come strumento per incentivare lo sviluppo di nuovi agenti terapeutici, decisione ora confermata dal sottosegretario. Il finanziamento è destinato ai cosiddetti antibiotici reserve, ossia quei farmaci progettati per essere utilizzati come ultima risorsa contro infezioni causate da batteri resistenti a tutte le altre terapie disponibili. Questi antibiotici – la cui ricerca e sviluppo è speso ostacolata da problemi economici – sono cruciali per affrontare i casi più gravi di infezioni multi-resistenti.

ITALIA PROTAGONISTA

Ma l’azione a guida italiana per il contrasto all’Amr non si limita ai confini nazionali. L’annunciato finanziamento a Carb-X, l’acceleratore no-profit di antibiotici, vuole sottolineare l’impegno del Paese anche a livello globale. “L’Italia è protagonista di una nuova coesione internazionale per un pieno ed effettivo diritto alla Salute”, ha dichiarato Ugo Cappellacci, presidente della commissione Affari sociali della Camera, evidenziando l’importanza di un approccio collettivo.

L’IMPATTO DELLA FILIERA ZOOTECNICA

L’uso degli agenti antimicrobici non coinvolge esclusivamente la sfera della medicina umana. “Il 50% del consumo degli antibiotici nell’uomo deriva dagli alimenti”, ha ricordato il sottosegretario alla Salute. “Il nostro Paese – ha proseguito – è primo in Europa per la tracciatura degli antibiotici nella filiera zootecnica. Questo ha portato ad una riduzione del 46% nell’assunzione di antibiotici da parte degli animali da allevamento”.

THE WAY FORWARD

Oggi si è tenuto l’incontro G7 di alto livello “The way forward” ospitato da Gemmato con la partecipazione dei rappresentanti e delegati di Paesi G7 e Unione europea. Invitati anche Albania, Arabia Saudita, Fao, Oms e Ocse. “È stato un lavoro molto proficuo per il quale ringrazio i partner del G7, le organizzazioni internazionali e gli Stati ospiti” ha commentato il sottosegretario. Atteso nei prossimi giorni un report sugli impegni presi nel corso della riunione.

(Foto: Ministero della Salute via LinkedIn)


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