Fondazione Enea Tech e Biomedical ha chiuso un round di investimenti da quattro milioni con Restorative Neurotechnologies. La startup del capoluogo siciliano ha sviluppato un dispositivo innovativo che unisce la neuromodulazione non invasiva ai serious games
Con un ticket di due milioni di euro, Fondazione Enea Tech e Biomedical, in qualità di lead investor, e in sinergia con i fondi Cdp Venture Capital Sgr, Italian Angels for Growth e Mm Partecipazioni, ha chiuso un round di investimento da quattro milioni di euro con Restorative Neurotechnologies Srl. La startup, fondata nel 2018 come spinoff accademico dell’Università di Palermo, sviluppa dispositivi medici, terapie e protocolli clinici digitali nel campo della neuroriabilitazione con metodiche non invasive.
IL PROTOCOLLO DELLA STARTUP
Restorative ha sviluppato un protocollo di riabilitazione cognitiva e un dispositivo medico – MindLenses Professional – che, insieme, costituiscono una piattaforma di terapia digitale (Dtx), che unisce la neuromodulazione non invasiva ai serious games. Questi ultimi consistono in esercizi cognitivi progettati per lavorare su funzioni cognitive senza la necessità di ricorrere ad interventi neurochirurgici per i pazienti con patologie neurologiche derivanti da ictus e trauma cranico o con disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (Adhd).
IL COSTO DELLE PATOLOGIE NEUROLOGICHE
Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, circa il 43% della popolazione globale soffre di patologie neurologiche. Con un costo globale di circa 700 miliardi di euro all’anno, l’impatto di questi disturbi non si limita solo alla qualità di vita dei pazienti, ma si estende alla sostenibilità dei sistemi sanitari, influenzando negativamente le realtà socioeconomiche di individui affetti e caregiver. “Una persona su tre è affetta da questa tipologia di disturbi che, ad oggi, rappresentano la principale causa di malattia e disabilità a livello globale” ha affermato Maria Cristina Porta, direttore generale di Fondazione Enea Tech e Biomedical. “Da qui – ha aggiunto – la scelta di investire in Restorative Neurotechnologies che punta a rispondere a queste sfide, grazie ad un prodotto innovativo e brevettato che ha già completato con esito positivo trial clinici su oltre sessanta pazienti”.
QUALE RUOLO PER LA RIABILITAZIONE?
La riabilitazione neurologica si rivolge ai pazienti con l’obiettivo di recuperare le funzioni sensori-motorie e cognitive compromesse, essenziali per la vita quotidiana. Mira, inoltre, a contenere le disabilità conseguenti alla patologia, riducendo l’impatto che queste possono avere sulle sue capacità fisiche e mentali.
IMPATTO SOCIALE E SUL SISTEMA PAESE
Il prodotto sviluppato da Restorative dovrebbe generare un impatto sociale significativo, volto a migliorare la qualità della vita per le persone che convivono con disturbi specifici. Questa innovazione, infatti, non solo risponde a un’esigenza medica, ma promette di portare anche un contributo rilevante per il sistema Paese. Il settore delle terapie digitali, infatti, ha la potenzialità di contribuire a una maggiore sostenibilità del Ssn, favorire l’efficacia clinica delle cure con un più ampio livello di engagement di pazienti e caregiver e, in ultimo, rappresentare una nuova area di sviluppo per la filiera italiana delle scienze della vita. La startup ha già in corso collaborazioni con importanti realtà italiane per l’attuazione di trial clinici, progetti di ricerca e test di mercato tra cui gli Irccs Fondazione Santa Lucia e San Camillo, ma anche l’Istituto di neuropsichiatria infantile del Policlinico Umberto I, l’Università di Torino, la Fondazione Giglio e il Niguarda di Milano.
ENEA TECH BIOMEDICAL
L’obiettivo di Enea Tech e Biomedical, fondazione di diritto privato vigilata dal ministero per le Imprese e il Made in Italy, è stimolare e consolidare lo sviluppo industriale e tecnologico in Italia, con un’attenzione particolare ai settori biomedico e tecnologico. Operando su scala nazionale, la fondazione mira a favorire il progresso della ricerca, la riconversione industriale e la creazione di poli di alta specializzazione. “Tra gli obiettivi della Fondazione c’è quello di promuovere sul territorio nazionale il potenziamento della ricerca con investimenti a favore di startup e pmi innovative e Restorative, che mi piace ricordare è un progetto nato da uno spinoff universitario, rientra in questa tipologia di azione” ha affermato Giovanni Tria, Presidente Fondazione Enea Tech e Biomedical. Frequentemente nel nostro Paese si assiste alla fuga di realtà innovative costrette a cercare capitali all’estero. In questo contesto di crescente competitività globale, Enea Tech e Biomedical ambisce a garantire una maggiore autonomia produttiva, promuovere un’industria più all’avanguardia e migliorare la risposta del Paese alle emergenze sanitarie. Un impegno che si traduce in investimenti in materia di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico a favore di startup e piccole e medie imprese innovative.