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Chi è Pete Hegseth, il nuovo capo del Pentagono scelto da Trump

Conduttore televisivo e veterano, Pete Hegseth sarà alla guida del dipartimento della Difesa Usa per la seconda presidenza Trump. Conservatore e trumpiano convinto, è un outsider delle istituzioni e del mondo della Difesa, apertamente critico nei confronti della cultura Woke. La sua nomina conferma l’imprevedibilità dell’ex e neo presidente Usa, che promette un’agenda di pace attraverso la forza

Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, ha annunciato di aver scelto Pete Hegseth come membro del suo nuovo gabinetto, nel ruolo di segretario della Difesa. Il nuovo capo del Pentagono non viene dagli apparati ed è un conservatore di lunga data. Nel comunicato che ne annuncia la nomina, Trump lo ha descritto come “un duro, un tipo sveglio e un vero sostenitore dell’America First”. Nonostante le sue esperienze in uniforme, Hegseth rimane un outsider nel mondo della Difesa e la sua nomina rappresenta un esempio dell’approccio di Trump, il quale non è nuovo a rompere gli schemi e optare per scelte singolari. Dal suo curriculum si può iniziare a dare un’idea di quelle che saranno le linee guida della Difesa statunitense nei prossimi anni.

Il profilo

Classe 1980, laureato in Politiche pubbliche alla Princeton University, ha conseguito un master nella medesima materia presso la Harvard Kennedy School e ha servito per diversi anni nella Guardia nazionale del Minnesota come ufficiale di fanteria. Come militare, ha prestato servizio alla base navale di Guantanamo Bay, oltre che in Iraq e Afghanistan, dove ha ricoperto i ruolo di istruttore in tecniche di counterinsurgency. I suoi meriti in uniforme gli hanno valso, tra le altre cose, due Bronze star medals, il Combat infantryman badge e l’Army commendation medal. In seguito, è stato amministratore delegato di Concerned veterans for America, organizzazione di advocay per veterani delle Forze armate. Dal 2014 inizia a collaborare con Fox News, arrivando a diventare il conduttore di Fox & friends weekend. Convinto sostenitore di Trump fin dalle elezioni del 2016, è apertamente critico nei confronti della cultura Woke e ha attaccato le iniziative dell’amministrazione Biden per aumentare l’inclusione nei ranghi delle Forze armate, affermando la necessità di tornare a valori militari più tradizionali. È autore di due libri bestseller, “The battle for the American mind” e “The war on warriors”.

Cosa farà?

Benché non sia possibile, a due mesi dall’insediamento formale di Trump, fare previsioni certe circa le politiche che Hegseth porterà avanti, la sua nomina costituisce senz’altro una dichiarazione di intenti da parte di Trump. Fermamente convinto della necessità di rafforzare le Forze armate ed energico sostenitore di Israele, Hegseth (ri)porterà la linea trumpiana in seno al Pentagono. Questa linea prevede un approccio più muscolare ai temi inerenti alla Difesa che potrebbe, tra l’altro, implicare una maggiore pressione sugli Alleati Nato per aumentare le spese militari. Sempre nel comunicato che ne annuncia la nomina, Trump sostiene che Hegseth sarà fondamentale per portare avanti la sua agenda di “Peace through Strenght”. La prima amministrazione Trump ha visto avvicendarsi ben cinque segretari alla Difesa, non resta che vedere se questa volta la prima scelta sarà anche quella definitiva.

(Foto: Fox News)


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