Italia e India preparano la strategic partnership per i prossimi cinque anni. Al G20 Modi e Meloni definiscono il piano di azione congiunto. Sul tavolo un partenariato sempre più ampio
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’omologo indiano, Narendra Modi, scelgono lo scenario del G20 organizzato in Brasile per pianificare i prossimi cinque anni della strategic partnership. L’incontro faccia a faccia ospitato a latere dei lavori in programma questi due giorni, il quinto in due anni, serve infatti a dare via libero definitivo al “joint action plan”, il piano di azione condiviso di durata quinquennale.
Si tratta di una roadmap che traccia la traiettoria della relazione che lo scorso anno, proprio mentre il G20 veniva ospitato dall’India, ha raggiunto il più alto livello possibile riconosciuto dai due Paesi (la strategic partnership).
Il piano di azione sarà la base operativa della partnership, per il presente e soprattutto per il futuro, quindi, e potrebbe diventare un sistema di programmazione continuativo. I temi sul tavolo del piano sono moltissimi: dialogo politico, cooperazione economica e investimenti, connettività, innovazione, scienza e tecnologia, innovazione e stat-up, spazio, difesa, transizione energetica, sicurezza, mobilità e migrazioni, cultura turismo e contatti interpersonali.
New Delhi trova nell’Italia un’ottima sponda per le attività e gli interessi che coltiva nell’area europea. Per l’Italia, quella indiana diventa la via verso l’Indo-Pacifico, ossia il quadrante iper-strategico in cui anche Roma intende proiettarsi. L’action plan sta significare che i due Paesi percepiscono questa reciprocità strategica.
Già lo scorso G20 aveva segnato un’ulteriore implementazione delle attività congiunte, con la firma dell’Imec. L’India-Middle East-Europe Corridor è uno delle grandi infrastrutture geopolitiche con cui si sta riscrivendo la nuova globalizzazione, nell’ottica di processi di differenziazione delle connettività che permettano un generale calo del rischio sulle catene di approvvigionamento globale.
La struttura geostrategica che ruota attorno all’Imec, il concetto di “Indo-Mediterraneo”, connesso anche al costrutto culturale indo-abramitico che storicamente collega Roma e l’India, è l’elemento di base per le relazioni Italia-India. Il piano di azione quinquennale diventa il vettore, prevedendo dialogo formale e costante a livello istituzionale, politico e tecnico, scambi per la cooperazione industriale, economica, commercial e culturale, spiegano le fonti informate sulle pianificazioni.