Ex rappresentante del Texas alla Camera, già direttore dell’Intelligence nazionale sul finire della prima amministrazione di The Donald. Che lo elogia: “Un guerriero per la verità e l’onestà con il pubblico americano”
Il presidente eletto statunitense Donald Trump ha annunciato che il suo candidato per guidare la Central Intelligence Agency sarà John Ratcliffe, classe 1965, ex rappresentante del Texas alla Camera, già direttore dell’Intelligence nazionale sul finire della prima amministrazione Trump. “Un guerriero per la verità e l’onestà con il pubblico americano”, ha scritto Trump.
È un fedelissimo, come molti degli altri esponenti della prossima amministrazione già annunciati. Ex avvocato, da membro del Congresso, ha sostenuto Trump, sostenendo le indagini su Hunter Biden, figlio del presidente uscente Joe Biden quando quest’ultimo era lo sfidante di Trump per la Casa Bianca, e criticando ripetutamente le indagini sui legami tra la campagna di Trump del 2016 e la Russia (guidate dal consigliere speciale Robert Mueller). In vista del voto del 2020, ha declassificato informazioni non verificate sulla campagna elettorale del 2016 nonostante l’opposizione dei funzionari di carriera dell’intelligence, che temevano si trattasse di disinformazione russa volta ad aiutare Trump (e indebolire i dem tramite le “notizie” su Hillary Clinton).
Tuttavia, pur sostenendo fermamente l’agenda di Trump come direttore dell’intelligence nazionale, Ratcliffe non ha aderito a tutte le richieste di Trump, cosa che potrebbe aiutarlo nel momento in cui il Senato discuterà la sua conferma, evidenzia il New York Times.
La sua conferma farebbe molto probabilmente di Ratcliffe la voce più influente in materia di intelligence nella prossima amministrazione. Nominalmente, il direttore della Cia è subordinato all’Ufficio del direttore dell’Intelligence Nazionale. Ma, avendo il potere di nominare i capi stazioni e di condurre operazioni all’estero, ha probabilmente più influenza. Durante la prima amministrazione, inoltre, Trump ha dimostrato di considerare il lavoro di Langley come più importante.
(Foto: X, John Ratcliffe)