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Difesa Usa, ecco chi è il nuovo segretario dell’Esercito nominato da Trump

Donald Trump ha comunicato che Daniel Driscoll, veterano e consigliere di JD Vance, sarà il nuovo segretario dello Us Army. Oltre a lui, John Phelan alla Marina. In attesa che il quadro di nomine per la Difesa sia completo, l’agenda “peace through strength” continua a prendere forma

Prosegue la successione di nomine che andranno a costituire l’architrave dell’esecutivo statunitense. Il presidente eletto Donald Trump ha indicato il nome di Daniel Driscoll come prossimo segretario dell’Esercito. Subordinato al segretario della Difesa, che rappresenta il Pentagono nel gabinetto del presidente degli Stati Uniti, il segretario dell’Esercito (Secretary of the Army) svolge una funzione civile analoga a quella del capo di Stato maggiore, in quanto referente per tutti i dossier relativi alla Forza armata di riferimento.

Chi è Daniel Driscoll?

Originario del North Carolina, Driscoll è un veterano delle Forze armate e ha lavorato come consigliere politico del vice presidente eletto JD Vance, con cui ha frequentato la Yale Law School. “Come ex soldato, investitore e consulente politico, Dan porta con sé una combinazione potente di esperienze che gli permetteranno di agire come innovatore e promotore del cambiamento. Dan si è laureato all’università del North Carolina a Chapel Hill in tre anni per unirsi alla lotta con l’esercito degli Stati Uniti. Dopo aver completato il corso della scuola Ranger dell’esercito, Dan è stato dispiegato con la decima divisione di montagna come capo plotone di ricognizione a supporto dell’operazione Iraqi Freedom” ha dichiarato Trump in un post sul social media Truth. “Dan sarà un combattente coraggioso e instancabile per i soldati americani e per l’agenda America First.” Driscoll è il secondo segretario delle Forze armate a essere nominato da Trump. Prima di lui, il 26 novembre, il presidente eletto aveva annunciato di aver selezionato John Phelan, uomo d’affari e co-fondatore di Msd Capital, come prossimo segretario della Marina. Benché, a differenza di Driscoll, Phelan non vanti alcuna esperienza militare, Trump, commentando la scelta, ha affermato che “metterà gli interessi della Marina degli Stati Uniti al di sopra di tutto”. 

Il nodo Hegseth-DeSantis al Pentagono

Nel frattempo, le ombre sulla conferma di Pete Hegseth hanno portato a rivalutare il nome di Ron DeSantis, attuale governatore della Florida di origini italiane, come possibile sostituto alla guida del Pentagono. Giunto alla ribalta nella politica Usa anche grazie all’endorsement di The Donald, DeSantis ha conteso a Trump la nomination repubblicana come candidato presidente alle ultime primarie repubblicane. Sconfitto nel voto interno al Gop, DeSantis potrebbe ora risolvere i suoi dissapori con il presidente eletto e lasciare il suo Stato per guidare la Difesa Usa. Con posizioni e idee simili a Trump, DeSantis è stato spesso descritto come un politico più tradizionale e osservante delle forme istituzionali. La sua nomina sarebbe certamente più gradita da industria e Forze armate, le quali non fanno mistero del loro scetticismo riguardo Hegseth. Tuttavia, se da un lato la nomina di DeSantis permetterebbe a Trump di installare una figura più presentabile al Pentagono, non si può negare che un simile incarico potrebbe contribuire ad aumentare la popolarità dello stesso governatore ai danni di quella di Trump. Nulla è ancora confermato riguardo questa eventuale sostituzione, ma quel che è certo è che il nuovo segretario alla Difesa si troverà a sovrintendere al più importante apparato militare del mondo in un momento di profonda instabilità internazionale e a gestire il budget per la Difesa che l’amministrazione Trump stanzierà nell’autunno 2025 e che, visto lo slogan “peace through strength”, potrebbe rivelarsi il più ingente di sempre.


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