L’Ufficio del direttore dell’Intelligence nazionale Usa ha diffuso nuove linee guida per standardizzare l’Osint e promuovere le collaborazioni con il settore privato. Il documento mira a migliorare trasparenza e responsabilità nell’uso dei dati e dell’intelligenza artificiale. Queste iniziative sono parte di una strategia triennale per professionalizzare l’Osint e ampliare le capacità di raccolta e analisi dell’intelligence
Nei giorni scorsi l’Ufficio del direttore dell’Intelligence nazionale, l’ente che coordina l’attività delle 17 agenzie d’intelligence della comunità americana, ha diffuso le nuove linee guida per standardizzare ulteriormente la disciplina dell’intelligence open source (Osint) e promuovere le partnership tra la comunità d’intelligence e il settore privato. L’obiettivo è aiutare i politici e tutti gli altri “clienti” della comunità d’intelligence a comprendere meglio il tipo, la qualità e l’uso delle informazioni disponibili al pubblico (publicly available information), delle informazioni disponibili in commercio (commercially available information) e delle fonti Osint. Nel documento, di 18 pagine, firmato da Morgan Muir, vicedirettore responsabile della Mission Integration, ci sono: un elenco aggiornato di termini rilevanti per le attività Osint; la creazione di un meccanismo di citazione per mantenere l’Osint “all’origine”, consentendo ai prodotti di rimanere al livello di classificazione più bassa possibile (e dunque più facilmente condivisibili); nuove convenzioni per citare quando l’intelligenza artificiale viene utilizzata per informare l’analisi.
Il primo intento del documento, intitolato Intelligence Community Standard 206-01, riguarda la standardizzazione. Per la comunità d’intelligence, le linee guida introducono pratiche di citazione standardizzate per le informazioni disponibili al pubblico, le informazioni disponibili in commercio e le informazioni open-source affinché siano referenziate, tracciabili e verificabili in tutti i prodotti di intelligence. In generale, per la comunità Osint, adottare questi standard serve a promuovere la trasparenza – sia nel contesto governativo, sia in quello delle forze dell’ordine o aziendale – per comprendere il contesto, l’affidabilità e l’origine dei dati. Per quanto riguarda trasparenza e responsabilità nell’uso dell’intelligenza artificiale, le linee guida puntano ad aumentare l’utilizzo della tecnologia nei flussi di lavoro Osint della comunità d’intelligence ma con citazione esplicita nella raccolta, analisi e redazione di rapporti; in generale, per la comunità Osint, l’intento è adottare pratiche che possano rafforzare la fiducia negli strumenti di intelligence basati sull’intelligenza artificiale. Il documento affronta anche temi come controllo e verifica della qualità dei dati e accessibilità delle informazioni. Ma l’aspetto più importante riguarda la collaborazione con il settore privato. Le linee guida formalizzano le partnership tra la comunità d’intelligence e le aziende private, in particolare quelle che forniscono dati e strumenti commerciali. Queste collaborazioni sono essenziali per consentire alle agenzie di intelligence di accedere a un’ampia gamma di informazioni, inclusi dati difficili da ottenere che possono migliorare gli sforzi per la sicurezza nazionale. Per la comunità Osint, le fonti commerciali di informazioni pubblicamente disponibili sono fondamentali per qualsiasi operazione di intelligence: il settore privato può sia contribuire sia trarre valore dagli sforzi Osint attraverso strumenti specializzati e l’aggregazione dei dati. Inoltre, integrando i dati commerciali nei flussi di lavoro investigativi, le organizzazioni possono ampliare la portata e la profondità delle proprie capacità di raccolta di intelligence.
In generale, l’introduzione di questi standard non solo punta a rafforzare le operazioni della comunità d’intelligence, ma anche a offrire un modello per la comunità Osint in generale: adottando pratiche come le citazioni standardizzate e politiche trasparenti sull’uso dell’intelligenza artificiale, i professionisti Osint di vari settori possono abbracciare una disciplina più professionale e responsabile.
La pubblicazione del documento segue quella della strategia triennale (2024-206) per gestire l’Osint pubblicata a marzo dall’Odni. La nuova strategia Osint della comunità d’intelligence – che è responsabilità del direttore della Central Intelligence Agency, il quale delega al direttore della Open Source Enterprise, struttura interna alla stessa agenzia – rappresenta, scriveva la direttrice Avril Haines (nella foto), “l’inizio di un processo a lungo termine che professionalizzerà la disciplina Osint, trasformerà l’analisi e la produzione dell’intelligence e creerà nuove strade per la collaborazione con brillanti innovatori americani e partner stranieri like-minded”. Quattro gli obiettivi della strategia: coordinare l’acquisizione di dati open source e ampliare la condivisione dei dati; stabilire una gestione integrata delle raccolte open source; promuovere l’innovazione Osint per fornire nuove capacità; sviluppare la forza lavoro e il talento Osint di nuova generazione. Inoltre, la strategia, che verrà rivista ogni anno per rimanere al passo con i cambiamenti, definisce “essenziale” avere “una governance efficace e di supporto e solidi partenariati con l’industria, il mondo accademico e le controparti estere saranno essenziali per il successo della missione Osint e fattori chiave per la strategia Osint della comunità d’intelligence”.