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Meloni? Una fonte di energia. Trump racconta Giorgia al New York Post

“Sono stato molto con lei”, ha detto Trump all’indomani dell’incontro di Parigi, sottolineando che hanno cenato insieme durante il ricevimento dei 60 leader mondiali. “È una vera e propria fonte di energia, te lo dico io. È fantastica”. Un’intervista al New York Post che accresce la considerazione anche personale tra i due e lascia trasparire l’inizio di un ulteriore rafforzamento delle vicinanze anche di pensiero

“È una vera e propria fonte di energia, te lo dico io. È fantastica”. Parla così al New York Post Donald Trump di Giorgia Meloni il giorno dopo la cena di gala parigina per la riapertura di Notre Dame, appuntamento che è coinciso con due fatti: il primo viaggio del 47mo presidente eletto in Europa dopo le elezioni dello scorso 4 novembre e l’impellenza di intervenire nei dossier più scottanti che riguardano la politica estera, anche in virtù di un nuovo dialogo Usa-Ue (su cui l’Italia ha una posizione di vantaggio).

Trump ha detto di aver avuto un “grande” incontro con il primo ministro italiano, che ha descritto come una persona dotata di “molta energia”. “Sono stato molto con lei”, ha detto al quotidiano americano Trump di Meloni, sottolineando che hanno cenato insieme durante il ricevimento dei 60 leader mondiali. “È una vera e propria fonte di energia, te lo dico io. È fantastica”.

Parole che vanno lette in filigrana, con sullo sfondo il ruolo di ponte che l’Italia potrà svolgere in questa nuova fase delle relazioni tra le istituzioni del vecchio continente e la Casa Bianca. Non serviva la serata all’Eliseo, perché Meloni si ritagliasse con Trump il ruolo di “ponte” tra Usa e Ue, visti i numerosi punti di contatto già attenzionati dal 5 novembre ad oggi, ma sicuramente quell’intervista al Nypost accresce la considerazione (anche) personale tra i due e lascia trasparire l’inizio di un ulteriore rafforzamento delle vicinanze anche di pensiero.

Se l’arrivo a Parigi di Trump ha portato in grembo una sorta di insediamento in Ue del tycoon, vanno ricordati due elementi oggettivi come il sostegno di Musk a Trump accanto al rapporto che esiste tra Elon (presente in Francia) e Giorgia; e il peso specifico dei Conservatori in Europa che negli ultimi anni hanno coltivato buone relazioni con l’universo che affianca Trump, come il circuito che gravita attorno al Cpac, l’annuale Conservative Political Action a cui sono presenti i principali esponenti dei repubblicani e del mondo conservatore.

Il premier italiano poche ore dopo l’incontro aveva pubblicato sul proprio profilo social una foto che la ritraeva assieme al presidente eletto, entrambi intenti a mostrare il pollice in su e sorridenti. Il tutto accompagnato non da un commento, ma dalle icone delle due bandiere, quella americana e il tricolore italiano a dimostrazione di una vera intesa.


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