La Giornata Nazionale dello Spazio a Washington ha messo in luce una collaborazione strategica tra Italia e Stati Uniti, fondamentale per la Space Economy globale. Mentre l’Italia si afferma come leader tecnologico, capace di integrare innovazione e visione sostenibile, gli Stati Uniti rappresentano il partner ideale per amplificare il potenziale industriale e scientifico
Presso l’Ambasciata Italiana a Washington, si è celebrata la terza edizione della Giornata Nazionale dello Spazio, un evento che ha ribadito l’importanza strategica della collaborazione tra Italia e Stati Uniti nella Space economy. Con oltre 700 partecipanti, tra cui rappresentanti di Nasa, Esa, Asi e i principali attori del settore aerospaziale come Leonardo, Thales Alenia Space e Virgin Galactic, la giornata ha sottolineato il ruolo di primo piano dell’Italia nell’innovazione spaziale globale e nelle partnership transatlantiche.
L’ambasciatrice Mariangela Zappia, aprendo i lavori, ha ricordato che “l’Italia è un partner tecnologico d’eccellenza per gli Stati Uniti”, evidenziando come la collaborazione tra i due paesi si basi su relazioni storiche e su una visione condivisa del futuro. “Questo evento dimostra come l’Italia continui a giocare un ruolo di primo piano nel settore spaziale. Sono orgogliosa di ospitare in ambasciata un appuntamento, diventato ormai tradizionale, che permette alle nostre aziende e istituzioni scientifiche di creare sempre nuove collaborazioni con le controparti statunitensi” ha aggiunto. Tra le innovazioni italiane presentate spiccano i contributi ai programmi Artemis della Nasa, con tecnologie avanzate per l’abitabilità umana e la navigazione lunare, e la leadership nei progetti europei come la costellazione Iride.
Sul posizionamento italiano nel comparto spaziale, Massimo Claudio Comparini, managing director della Space business unit di Leonardo, ha offerto una prospettiva di grande impatto: “Tra Italia e Stati Uniti c’è un legame storico nella collaborazione spaziale, con un apprezzamento per le nostre tecnologie e la nostra capacità”. La sua visione è chiara: l’Italia non è solo un partner, ma un leader capace di guidare le sfide tecnologiche e architetturali globali.
Comparini ha enfatizzato come lo spazio stia diventando un “terreno importantissimo” sia per la sostenibilità che per la sicurezza globale: “Nel momento in cui le infrastrutture spaziali e le costellazioni di connettività diventano strutture critiche, dobbiamo riflettere su come proteggere tutto questo”. E ha aggiunto, con orgoglio, che “stiamo costruendo in Italia un pezzo di Axiom, la nuova stazione spaziale commerciale”, un progetto che rappresenta un simbolo tangibile dell’eccellenza industriale e tecnologica italiana. Ad evidenziare ulteriormente il ruolo di protagonista dell’Italia nella Space economy, il managing director di Leonardo ha sottolineato che “la capacità italiana di integrare sistemi complessi e creare soluzioni innovative ci permette di essere competitivi non solo in Europa, ma anche nei principali mercati globali, come quello statunitense”.
I numeri illustrati dal presidente dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (Ice), Matteo Zoppas, confermano la forza del settore aerospaziale italiano: un export che ha raggiunto 7,5 miliardi di euro nel 2023, in crescita del 14% rispetto all’anno precedente, e ulteriori 4,3 miliardi tra gennaio e agosto 2024. Zoppas ha poi ricordato l’importanza della prima legge quadro sulla Space economy, che pone l’Italia “all’avanguardia tra i grandi player globali”.
Le stime sul futuro del settore sono notevoli: la New space economy, oggi valutata 400 miliardi di dollari, potrebbe raggiungere i 1.800 miliardi entro il 2035. Zoppas ha sottolineato che, per cogliere queste opportunità, l’Italia deve continuare a investire e innovare, puntando a trasformare i 7 miliardi di euro previsti fino al 2026 in almeno 30 miliardi entro il 2035.
L’evento ha inoltre messo in evidenza la sinergia tra le aziende italiane e statunitensi, con la partecipazione di 22 eccellenze italiane del settore, tra cui Telespazio, Thales Alenia Space, D-Orbit e Sitael. Lo showcase organizzato nella hall dell’ambasciata ha permesso di consolidare collaborazioni e avviare nuovi progetti. Proprio uno dei momenti più entusiasmanti della giornata è stato l’annuncio del progetto dello spazioporto di Grottaglie, un’iniziativa che renderà l’Italia un punto di riferimento fondamentale per le future missioni spaziali. Questo progetto, guidato da Virgin Galactic ed Enac Aeroporti di Puglia, posiziona Grottaglie come un nodo cruciale per l’infrastruttura spaziale europea.
Visto che “lo Spazio sarà anche spazio di possibile contesa, non si può non averne consapevolezza”, ha dichiarato Comparini, evidenziando la necessità di approcci istituzionali e industriali solidi per affrontare le sfide sistemiche e architetturali che caratterizzeranno il futuro. Ed è proprio la Giornata Nazionale dello Spazio a Washington che ha mostrato come l’Italia, con una strategia chiara e investimenti mirati, sia pronta a giocare un ruolo di leadership nella Space economy globale. La collaborazione con gli Stati Uniti, basata su una fiducia reciproca e su risultati concreti, rappresenta un pilastro per affrontare le sfide del futuro.