Il Vespucci porta in India ancora più Italia. Dal polo di partenza di Imec, le eccellenze economiche e industriali nazionali dialogano con i partner indiani al “Villaggio Italia”
L’Amerigo Vespucci non è più soltanto “la nave più bella del mondo”: oggi incarna il ruolo di ambasciatore di un’Italia che unisce tradizione, innovazione e strategia globale. Dietro lo scalo a Mumbai si cela un lavoro diplomatico straordinario, coordinato dall’ambasciatore Antonio Bartoli, che ha trasformato la tappa in un momento cruciale per rafforzare le relazioni tra Italia e India in un momento eccezionale dei rapporti bilaterali. Il Vespucci è stato accolto dal “Villaggio Italia”, una vetrina itinerante che esalta le eccellenze italiane nei settori tecnologico, culturale e industriale, mostrando il meglio del “Sistema-Italia”.
Come ha ricordato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, “quando venni in India 15 anni fa, la partnership tra i nostri Paesi era di tipo commerciale. Oggi invece è tecnologica e industriale”. La tappa del Vespucci è quindi il simbolo di un’evoluzione che punta a rafforzare il ruolo dell’Italia come ponte tra Europa e Asia. Urso ha sottolineato come il recente Piano d’Azione Strategico Congiunto Italia-India 2025-2029, firmato al G20 di Rio de Janeiro, offra la base per ampliare la cooperazione in settori strategici e candidi l’Italia a diventare una piattaforma logistica e produttiva per presidiare il mercato europeo. “Unito alle affinità politiche e culturali tra i nostri Paesi, questo piano mette l’Italia in condizione di diventare l’anello di congiunzione tra l’Unione europea e l’Asia”, ha aggiunto il ministro.
La crescente interdipendenza tra le due economie è evidente nei numeri: 130 imprese indiane operano in Italia, dando lavoro a circa 4.000 persone, mentre 800 società italiane sono presenti in India, di cui metà con impianti produttivi nel Paese. Questa base economica offre un terreno fertile per nuovi investimenti, come dimostrano i recenti colloqui tra Urso e i vertici di Jindal, proprietaria dello stabilimento di Piombino, e Vulcan Steel, interessata agli impianti ex-Ilva di Taranto.
Anche la connessione digitale sta giocando un ruolo chiave: proprio a Mumbai è stato inaugurato un cavo sottomarino posato da Sparkle che collegherà la capitale economica dell’India a Genova. Enrico Bagnasco, ceo di Sparkle, ha sottolineato l’importanza di «più infrastrutture, tecnologie all’avanguardia e nuovi corridoi per accrescere la diversificazione», soprattutto in un contesto in cui il 98% dei dati mondiali viaggia attraverso cavi sottomarini.
Un altro elemento cardine è l’Indo-Middle East-Europe Economic Corridor (Imec), che promette di migliorare i flussi di merci, dati ed energia tra India ed Europa. Il porto di Trieste rappresenta l’approdo ideale di questa infrastruttura, destinata a giocare un ruolo di primo piano nel futuro dei rapporti tra Oriente e Occidente. L’Imec va oltre il concetto di “corridoio”, integrando commercio, sicurezza e geopolitica in un’unica visione strategica.
La conferenza sulla Blue e Space Economy, organizzata all’interno del Villaggio Italia, ha messo in luce l’importanza di connettere le ambizioni italiane e indiane nei settori spaziale e marittimo. Matteo Perego di Cremnago, sottosegretario alla Difesa, ha sottolineato come “ciò che accade nell’Indo-Pacifico ha ripercussioni sul Mediterraneo” e l’importanza di una presenza italiana, non solo diplomatica, ma anche militare, per garantire sicurezza globale.
Tra le aziende presenti alla conferenza, Leonardo, rappresentata da Enrico Savio, General Manager di Leonardo International, ha evidenziato il suo contributo al rafforzamento della sicurezza marittima e spaziale. In una nota stampa, l’azienda ha ricordato di essere attiva in India da oltre 30 anni, collaborando con le Forze Armate indiane e offrendo soluzioni modulari e scalabili per potenziare la sicurezza nel dominio marittimo, inclusa la lotta alla pirateria. Leonardo ha inoltre sottolineato il proprio impegno nei sistemi di gestione del traffico aereo e nei settori dell’elettronica terrestre e navale.
La visita del Vespucci a Mumbai è solo una tappa di un percorso più ampio. Oggi il ministro Urso proseguirà a New Delhi, dove incontrerà esponenti di settori chiave come semiconduttori, telecomunicazioni, farmaceutica e siderurgia, oltre ai rappresentanti del governo indiano, tra cui il ministro del Commercio e dell’Industria, Piyush Goyal. Questa serie di incontri ribadisce l’intenzione dell’Italia di consolidare una partnership strategica con l’India, capace di affrontare insieme le sfide globali e costruire ponti tra Europa e Asia.