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Anticipare il domani e investire sui giovani, ecco la nuova Fondazione Leonardo Ets

La nuova Fondazione avrà come focus principali i giovani e la divulgazione, per avvicinare le nuove generazioni alle materie Stem e ai temi dell’innovazione. Prodotti innovativi, archivi digitali e collaborazioni con scuole e università per accompagnare la società alla scoperta del domani saranno al centro delle attività promosse dal nuovo ente

Il progresso e l’innovazione si muovono a ritmi una volta impensabili. La rivoluzione portata dalle nuove tecnologie impone un cambio di passo per far sì che l’avanzamento tecnico si accompagni di pari passo alla maturazione della società. Per questo nasce la Fondazione Leonardo Ets, per divulgare, investire sui giovani e immaginare il domani. La presentazione che si è tenuta presso la Camera dei Deputati aveva non solo l’obiettivo di presentare la Fondazione e il suo presidente, Luciano Floridi, ma soprattutto quello di sottolineare l’importanza della missione educativa del nuovo ente nato su iniziativa dell’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani. Presenti alla presentazione, tra gli altri, Giorgio Mulé, vice presidente della Camera dei Deputati, Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera, e Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo.

Collaborando con il mondo dell’istruzione e della ricerca, la nuova Fondazione Leonardo Ets si pone l’obiettivo di rappresentare un ponte tra i tempi e le generazioni e di avvicinare i giovani al mondo delle materie Stem (Science, technology, engineering and mathematics) tramite progetti innovativi, prodotti comunicativi e un’architettura di iniziative che capitalizzi sulle conoscenze dell’azienda per immaginare e anticipare il futuro.

Un investimento sulla cultura per guidare il progresso

A oggi, ogni due anni, vengono prodotti più dati e registrate più informazioni di quanto l’umanità abbia prodotto nella sua lunga storia. Questo “sovraccarico” di informazioni ha i suoi pro e i suoi contro. Da un lato, l’informazione si è democratizzata e permette a chiunque disponga di un dispositivo digitale di avere accesso a miriadi di informazioni, ma dall’altro la moltiplicazione infinita delle fonti costituisce una minaccia all’affidabilità e all’utilità di questa massa di dati. Il rischio, se non si fa qualcosa, è quello di “formare dei cittadini poco consapevoli”. Secondo Roberto Cingolani è questa riflessione che ha spinto Leonardo a voler ristrutturare la propria Fondazione in un ente che possa porsi come un ponte tra lo studio delle materie scientifiche e la società, con una particolare attenzione rivolta verso i giovani. L’obiettivo della Fondazione, che, chiarisce Cingolani, “non ha a che fare con il business di Leonardo”, è dunque quello di sfruttare il bacino di conoscenze dell’azienda per realizzare un investimento nel terzo settore che permetta di preparare i giovani, attraverso la collaborazione con scuole, università e istituti di ricerca, a guidare lo sviluppo dell’Italia di domani. Specialmente con l’avvento delle nuove tecnologie computazionali, l’obiettivo è, oggi più che mai, quello di puntare sul potenziamento delle capacità di pensiero per fare in modo che i mezzi sempre più potenti a nostra disposizione siano usati correttamente e al servizio della collettività. 

Anticipare il domani in un mondo che cambia

“Leonardo lavora nel domani e questa Fondazione ci anticipa il domani”, così Stefano Pontecorvo riassume il legame tra Leonardo e la Fondazione. Davanti ai profondi mutamenti in corso nel mondo, sia sul fronte tecnologico sia su quello geopolitico, “Leonardo si muove in anticipo” per intercettare i cambiamenti e farsi avanguardia nell’innovazione. Attingendo dalle conoscenze sviluppate all’interno dell’azienda, la Fondazione supporterà e perpetuerà questo approccio nuovo al mondo tecnologico, unendo all’anticipazione la fondamentale funzione di divulgazione al servizio della società e delle nuove generazioni.

Un ponte tra umanesimo e scienza

A guidare la nuova Fondazione sarà Luciano Floridi, filosofo, professore e direttore del Digital ethics center di Yale. La scelta di coinvolgere un umanista alla guida di un ente dal focus scientifico non è casuale. L’obiettivo è infatti solo quello di far conoscere la tecnologia, ma soprattutto quello di accompagnare l’evoluzione delle nuove generazioni verso un futuro che permetta di affrontare la sfida del digitale con consapevolezza e conoscenza. Come fa notare lo stesso Floridi, “non esiste l’intelligenza artificiale. Esistono incredibili, potentissime tecnologie che, nelle mani di un’intelligenza umana capace, potranno fare delle cose straordinarie”. È questa fiducia profonda nel Paese e nei giovani, spiega il presidente, che muove gli sforzi della Fondazione Leonardo Ets, la cui funzione sarà quella di fungere da catalizzatore per lo studio, lo sviluppo e l’avanzamento della società. “È venuto il momento di rimboccarci le maniche”, annuncia Floridi, lanciando quella che sarà la formula, breve eppure chiara, che guiderà questo lavoro: “fare meglio insieme”. 

Un nuovo volto per nuovi obiettivi

La nuova Fondazione Leonardo Ets sarà un’ente moderno, innovativo e rivolto principalmente ai giovani e alla divulgazione scientifica. Come spiegato da Helga Cossu, direttore generale della Fondazione, l’opera di ristrutturazione ha puntato fortemente su una strategia comunicativa nuova e alla portata dei giovani. Format social, approfondimenti, prodotti dedicati alla scoperta delle discipline Stem e testimonianze dirette dal mondo della scienza costituiranno il nucleo delle attività della Fondazione. Dal nuovo sito internet ai social labs, passando per programmi di divulgazione sulla space economy e il panorama industriale italiano, la missione della Fondazione non sarà solo quella di rendere accessibili queste conoscenze, ma anche di ridurre il gap generazionale presente in Italia unendo in un filo unico passato, presente e futuro del mondo scientifico. Per questo tra le iniziative in programma ci saranno anche il rinnovo della rivista Civiltà delle Macchine, che a marzo uscirà nuovamente con un nuovo format, e la digitalizzazione del patrimonio archivistico aziendale di Leonardo. I Leonardo innovation archives (Lia) avranno infatti l’obiettivo di digitalizzare e raccogliere in un’unica piattaforma immagini storiche, disegni e documenti tecnici attinti dal vasto sistema museale dell’azienda.


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