La società guidata da Roberto Tomasi irrobustirà con il costruttore francese la rete di colonnine sulle infrastrutture viarie secondarie. Dando così una spinta al mercato dei veicoli green
Chi possiede un’auto elettrica sa bene cosa si prova ogni qual volta la percentuale della batteria scende sotto la soglia di guardia. Per questo Autostrade per l’Italia si prepara a irrobustire la rete di colonnine sulla rete viaria nazionale extra-autostradale, dando il suo personalissimo contributo alla transizione. E in un frangente di mercato, per giunta, decisamente fluido, con i grandi costruttori europei impegnati da una parte nel respingere l’assalto delle case cinesi, dall’altra nel tarare, sfida tutt’altro che facile, la produzione su veicoli sempre più elettrici e meno endotermici.
L’infoltimento della rete di punti ricarica potrà esercitare un effetto emotivo rassicurante su chi è ancora indeciso se acquistare un’auto verde. Mobilize, la marca di Renault dedicata alle nuove mobilità e Free To X, filiale di Autostrade per l’Italia, hanno infatti annunciato un’operazione che punta ad accelerare lo sviluppo della rete di stazioni di ricarica ad alta potenza in Italia. D’altronde il numero di colonnine in Italia e nel resto del continente sta aumentando. Tanto da promettere di crescere anche quello in forza alla rete di Free to X, controllata al 100% da Autostrade per l’Italia e di cui Mobilize, che gestisce 800mila punti di carica in tutta Europa acquisirà una significativa quota di partecipazione.
L’obiettivo è portare nuovi punti di ricarica fuori dalla rete autostradale italiana, su cui la società guidata da Roberto Tomasi vanta già la gestione di 110 colonnine per oltre 400 kw di potenza. Su queste, Autostrade intende mantenere il controllo in qualità di Charging point operator, mentre, ed ecco il senso dell’operazione con Renault, opererà a supporto di Mobilize per la crescita delle attività fuori dalla rete autostradale in gestione. Insomma, l’Italia si avvia a dotarsi di una rete di infrastrutture di ricarica all’altezza degli standard europei, anche sulla rete non autostradale.
“L’avvio di una partnership con Autostrade è un passo significativo nella nostra missione di guidare la transizione verso la mobilità sostenibile. Collaborando con Free To X, non solo miglioriamo l’infrastruttura di ricarica italiana, ma ci allineiamo anche alle nostre ambizioni strategiche di creare una solida rete di ricarica rapida in tutta Europa, rendendo la mobilità elettrica più facile per tutti”, ha dichiarato Gianluca De Ficchy, ceo di Mobilize. Mentre, sponda italiana, secondo Giorgio Moroni, numero uno di Free to X, c’è da essere “orgogliosi di unire le forze con Mobilize, per fornire soluzioni di ricarica veloci e super veloci per i viaggiatori, incentivandone la crescita anche fuori dalla rete autostradale. Quest’operazione conferma l’importanza dell’azienda in questo settore come promotore chiave della mobilità a basse emissioni nel percorso di transizione verso una mobilità più sostenibile”. E ricarica sia.