Istituito nel 2024, ha trovato applicazione in seguito alla delibera del 9 gennaio scorso. Possiamo definirlo un guardiano, che dovrà svolgere analisi sulle implicazioni dei sistemi di intelligenza artificiale nell’ambito delle materie di competenza dell’Agenzia e, se richiesto, dare pareri
“Svolgere attività di approfondimento e analisi, anche di natura interdisciplinare, in merito alle implicazioni di sistemi di intelligenza artificiale sugli ambiti di competenza dell’Autorità e sul ruolo che la stessa potrà assumere in materia”. È con questo scopo che l’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha dato seguito alla delibera dello scorso 9 gennaio per avviare l’operatività del Comitato sull’intelligenza artificiale. Si tratta di un organo richiesto a gran voce dall’Unione europea, che da tempo sottolinea l’importanza di uno sviluppo sicuro, affidabile, poco rischioso. Non a caso, l’Agcom ha voluto mettere in risalto proprio questo aspetto: “La proposta di un quadro armonizzato di regole in materia di IA è in continua evoluzione, soprattutto in rapporto agli sviluppi del diritto europeo, tenuto conto degli ulteriori interventi normativi e regolamentari assunti dalla Commissione nell’ambito della strategia digitale europea”.
Il Comitato avrà un ruolo fondamentale per la difesa dei diritti, soprattutto quelli dei minori, del pluralismo e della sicurezza online degli utenti. Possiamo dunque definirlo un guardiano dell’IA, che invia periodicamente dei rapporti all’Agenzia con i resoconti delle analisi effettuate. Su cui ha ovviamente diritto di parola, escogitando proposte al Consiglio dell’Agcom che, viceversa, può richiede un parere al Comitato.
Pensato e istituito nel 2024, quest’ultimo trova applicazione solamente oggi. Con una doppia integrazione all’interno del suo organigramma. Gli ultimi arrivati – entrambi a titolo gratuito – sono Giovanna De Minico, professoressa di diritto costituzionale e pubblico, e Andrea Imperiali, ex presidente di Auditel. Si andranno ad aggiungere ai già presenti professori Giovanni Boccia Artieri (Università degli Studi di Urbino), Giuseppe Cassano (European School of Economics), Mauro Giusto (Università degli Studi di Milano Statale), Maddalena Rabitti (Università degli Studi Roma Tre), Andrea Renda (European University Institute) e Andrea Simoncini (Università degli Studi di Firenze).