Al centro dell’evento la cosiddetta convergenza di tecnologie avanzate, tra cui l’intelligenza artificiale (IA), l’energia e le competenze umane che, se unite in modo sinergico, possono stimolare lo sviluppo sostenibile e sbloccare un’opportunità di trasformazione economica potenziale da 10 miliardi di dollari
Da domani Giorgia Meloni sarà ad Abu Dhabi per partecipare al World Future Energy Summit, appuntamento che da 15 anni offre una piattaforma globale di dialogo per promuovere la collaborazione multi-stakeholder al fine di affrontare le sfide globali e accelerare la crescita. Nel corso delle passate edizioni l’evento ha permesso di raggiungere accordi di alto valore e partnership strategiche tra governi, leader del settore e pionieri dell’energia pulita in tutto il mondo, guidando alleanze di impatto e promuovendo l’agenda globale. Al centro dell’evento la cosiddetta convergenza di tecnologie avanzate, tra cui l’intelligenza artificiale (IA), l’energia e le competenze umane, che se unite possono stimolare lo sviluppo sostenibile e sbloccare un’opportunità di trasformazione economica potenziale da 10 miliardi di dollari.
L’intervento di Meloni
Il Presidente del Consiglio si concentrerà sulla strategicità delle interconnessioni per la transizione energetica e ribadirà che l’obiettivo dell’Italia è diventare lo snodo per i flussi energetici tra l’Europa e l’Africa. Traguardo a cui il Governo sta lavorando anche attraverso l’attuazione del Piano Mattei e progetti infrastrutturali, come l’elettrodotto sottomarino Elmed tra Italia e Tunisia. A margine del suo intervento, il Presidente del Consiglio assisterà alla firma di un’intesa quadro per lo sviluppo di una nuova infrastruttura di produzione e distribuzione di energia verde. In seguito verrà ricevuta dal Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed. I due leader si concentreranno su come sviluppare ulteriormente gli investimenti reciproci, particolarmente nei settori più innovativi e ad alto valore aggiunto.
Il colloquio permetterà anche di affrontare le principali questioni in agenda, dall’Ucraina al Medio Oriente. Meloni e bin Zayed approfondiranno, inoltre, le possibilità di rafforzare la cooperazione italo-emiratina nel quadro del Piano Mattei e del Processo di Roma su migrazioni e sviluppo. Gli EAU sono stati, infatti, i primi a contribuire al fondo fiduciario multi-donatore creato dall’Italia presso la Banca Africana di Sviluppo. Saranno presenti missione anche il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, e il Ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Italia e Eau
La visita è la terza negli Emirati Arabi Uniti dall’inizio del suo mandato, dopo la visita bilaterale del marzo 2023 e la partecipazione alla COP28 a Dubai nel dicembre 2023. Le relazioni tra i due paesi si trovano una fase di particolare crescita. “Il rilancio del partenariato strategico con gli EAU è tra le priorità dell’agenda di politica estera del Governo italiano, in un percorso avviato nell’ambito della visita del marzo 2023 e alimentato da un dialogo a tutto campo, alimentato da frequenti visite a livello politico”, fanno sapere fonti italiane. In secondo luogo l’energia è un tassello molto importante della cooperazione bilaterale, testimoniato anche dalla presenza negli Emirati di grandi aziende italiane. “Il governo italiano e il governo emiratino condividono un approccio pragmatico alla transizione energetica, ispirato al principio di neutralità tecnologica”.
World Future Energy Summit
L’evento di quest’anno ospita oltre 30.000 partecipanti da tutto il mondo, tra cui funzionari governativi, leader del settore e sostenitori della sostenibilità. Il Summit è ospitato dal 14 al 16 gennaio 2025 presso l’Abu Dhabi National Exhibition Centre, dove si danno appuntamento espositori nazionali ed internazionali del settore energia, acqua, trattamento dei rifiuti, ambiente. La traccia del 2025 è “The Nexus of Next. Supercharging Sustainable Progress”, con l’obiettivo di far dialogare i decisori politici, i dirigenti delle grandi realtà private e la società civile per accelerare la trasformazione verso un’economia sostenibile e in questo modo innescare una nuova era di prosperità.
Tre i macrotemi al centro dell’evento: l’ascesa del Sud globale e dei mercati emergenti, la trasformazione dei sistemi energetici e la crescita esponenziale dell’intelligenza artificiale. Secondo le intenzioni degli organizzatori il summit vuole essere l’occasione per “costruire le connessioni in grado di potenziare il progresso sostenibile”, così come annunciato da Sultan Al Jaber, ministro dell’Industria e della Tecnologia Avanzata degli Emirati Arabi Uniti e Presidente di Masdar. Inoltre ha annunciato l’inaugurazione del primo impianto di energia rinnovabile che produrrà 1 gigawatt di energia pulita ininterrotta.
Il programma
L’evento ha il patrocinio di Sua Altezza lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti e ospiterà anche il forum annuale Women in Sustainability, Environment and Renewable Energy (WiSER), che amplificherà le voci delle donne nel dibattito sulla sostenibilità e riunirà 3.500 giovani con il suo Youth 4 Sustainability (Y4S) Forum and Hub, coinvolgendo attivamente i giovani in un programma di tre giorni progettato per incoraggiarli ad agire, innovare e diventare leader del clima. Il summit è stato aperto de giorni fa con il Global Climate Finance Annual Meeting. Tra le novità di quest’anno lo Zayed Sustainability Prize, il premio pionieristico degli Emirati Arabi Uniti per soluzioni innovative alle sfide globali, che verrà assegnato a chi guida meglio il cambiamento nelle categorie Salute, Cibo, Energia, Acqua, Azione per il clima e Scuole superiori globali.
Negli ultimi 16 anni i 117 vincitori del premio hanno avuto un impatto positivo su oltre 384 milioni di vite in tutto il mondo, creando opportunità di sviluppo economico e sociale sostenibili e migliorando l’accesso a energia conveniente e affidabile, acqua potabile sicura, cibo nutriente e assistenza sanitaria di qualità.