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Meloni svela 5 nuovi Paesi obiettivo del Piano Mattei. La risposta a Formiche

In occasione della conferenza stampa di inizio anno, il presidente del Consiglio rispondendo alla domanda di Formiche.net annuncia che Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania e Senegal saranno i nuovi Paesi nei quali il Piano Mattei opererà e promette: “Le due grandi sfide secondo me per il 2025 sono internazionalizzare ed europeizzare il piano, ovvero il lavoro che l’Italia ha già cominciato a fare con il G7”

Concretezza e coinvolgimento dei partner internazionali: sono i due filoni che il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, utilizza per rispondere al quesito posto da Formiche.net in occasione della conferenza stampa di inizio anno. Ovvero dal momento che durante l’anno appena trascorso il governo ha presieduto il G7 ottenendo, fra gli altri risultati, anche quello di portare il Mediterraneo e l’Africa al centro dell’agenda internazionale attraverso il Piano Mattei, quali saranno i prossimi passi per consolidare questo programma e renderlo più efficace, anche guardando ad altri paesi-obiettivo?

La concretezza del Piano Mattei

“In Africa e nel Mediterraneo si sta raccogliendo sempre maggiore consenso nell’interesse, non solamente italiano, verso il progetto italiano – risponde il premier – . Sono fiera della concretezza che il Piano Mattei sta dimostrando. Secondo me la concretezza è la chiave di volta di una cooperazione diversa, perché di iniziative generiche sull’Africa ce ne sono state in passato e ce ne sono molte, ma poi riuscire a dare continuità ed essere credibili senza dubbio fa la differenza. Tutti i progetti relativi ai primi nove paesi individuati dal Piano Mattei sono già avviati: dopodiché le due grandi sfide secondo me per il 2025 sono internazionalizzare ed europeizzare il piano, ovvero il lavoro che l’Italia ha cominciato a fare con il G7”.

Nuovi strumenti

“Ci siamo posti tale problema nel G7 – prosegue – e particolarmente il summit dei leader ha immaginato come mettere insieme il lavoro che noi facciamo in Italia con il Piano Mattei, con gli altri strumenti disponibili e con il contributo dei nostri partner. Quali sono gli altri strumenti disponibili? Penso al Global Gateway dell’Unione europea e al piano infrastrutturale del G7. Quindi noi vogliamo cercare di mettere in relazione il più possibile il nostro piano anche con i livelli cosiddetti superiori, perché questo consentirebbe anche una strategia molto più ampia, sia da parte europea ma io direi anche da parte del G7”.

La fase due del piano

“La seconda sfida per il 2025 – prosegue il premier – è ampliare il Piano Mattei e quindi individuare nuovi Paesi nei quali portare le nostre iniziative i nostri progetti. Attualmente i Paesi che noi abbiamo individuato per allargare il Piano Mattei sono Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania e Senegal. Questi saranno i nuovi Paesi nei quali il Piano Mattei nel 2025 opererà”, conclude.

Nuovi paesi obiettivo

Tra i nuovi obiettivi figura l’Angola, di cui l’Italia è un regolare partner commerciale dove la presenza di Eni è strategica. Al di là della crescita delle esportazioni italiane verso l’Angola che nel 2023 hanno toccato i 72,2 milioni rispetto ai circa 45 milioni di euro dell’anno precedente, l’Italia pensa di rafforzare tale cooperazione. Lo scorso anno l’Italia è stata presente alla fiera Filda presso il centro fieristico della Zona Economica Especial di Luan, da anni punto di riferimento dello sviluppo angolano. Il paese sta attraversando un momento di incoraggiante ripresa dopo la grave recessione dettata dalla crisi del prezzo del petrolio. Inoltre lo scorso anno a Roma si è tenuta la visita del presidente della Repubblica d’Angola, João Lourenço, che incontrò il suo omologo italiano, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio italiano. In quell’occasione ci fu un business forum presso la sede di Confindustria-Assafrica e Mediterraneo.

Il Ghana ha 30 milioni di abitanti ed è una delle economie più solide della regione occidentale del continente africano (è il secondo esportatore al mondo di cacao). Membro attivo dell’Unione Africana e della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS), il Ghana risulta essere tra i principali fornitori africani di truppe per le operazioni di peace-keeping delle Nazioni Unite. L’Italia è il suo dodicesimo fornitore commerciale e con il Ghana vanta ottime relazioni bilaterali oltre ad un positivo interscambio commerciale. Da poco nel paese c’è stata la visita di Stato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ad aprile 2024, la seconda visita di un Capo dello Stato italiano dopo quella di Giorgio Napolitano nel 2009.

“Credo che l’intero programma del piano Mattei che il governo italiano ha proposto per l’Africa possa essere un’ottima soluzione e la Tanzania possa essere un ottimo modello per questo piano”. Lo ha detto Mahmud T. Kombo, ministro degli Esteri della Repubblica Unita della Tanzania, a margine dell’evento ‘Nuove energie tra Europa e Africa’, che si è tenuta nel settembre scorso nella residenza dell’ambasciatore del Marocco in Italia, a Roma. Parole che dimostrano l’interesse del paese africano per l’iniziativa italiana.

Italia e Senegal hanno già firmato, nel quadro del Vertice Italia-Africa tenutosi il 29 gennaio 2024 a Roma, il “Programma di Partenariato Senegal-Italia 2024 – 2026”, che prevede una serie di interventi in settori strategici come agricoltura, occupazione, formazione professionale, ambiente e digitalizzazione. La dotazione finanziaria di 105 milioni verrò dunque utilizzata per uno sviluppo sostenibile e per incidere nelle cause della migrazione irregolare.


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