“Se ognuno non fa propria parte non si naviga”, ha spiegato la premier da Gedda a bordo della Signora dei Mari, con un riferimento al metodo di lavoro: “Le scorciatoie sono solo un’illusione”. Questa la prima tappa della missione in Arabia Saudita e Bahrein. A Manama sarà la prima volta di un presidente del Consiglio italiano
Navigare in un mare tempestoso è possibile solo se ognuno fa propria parte. L’input della presidente del Consiglio viene da un palco decisamente particolare: a bordo dell’Amerigo Vespucci infatti prende avvio la missione in Arabia Saudita e Bahrein (a Manama sarà la prima volta di un presidente del Consiglio italiano) e Giorgia Meloni definisce la nave scuola un “simbolo di storia e sapienza”. Dentro quel motto della Vespucci che la premier ricorda, “Non chi comincia ma quel che persevera”, si ritrova il concetto del proseguire fino a che la missione non è portata a compimento. “Non è la meta la parte importante ma il cammino – dice – E se non fai i sacrifici che quel cammino comporta, non sei in grado di gestire la meta. Questa è la ragione per la quale le scorciatoie sono solo un’illusione”.
Qui Vespucci
Nave Vespucci è la Nave Scuola della Marina Militare, partita da Genova il 1 luglio 2023 per un tour mondiale in cui ha già toccato 5 continenti, 30 Nazioni toccando 35 porti prima del suo rientro in Mediterraneo. Il Tour della “Signora dei Mari” si concluderà a Genova il 10 giugno, in concomitanza con la Giornata della Marina. Il tour mondiale secondo Meloni è l’impresa di un’intera nazione e osserva: “La perseveranza ha fatto dell’Italia la grande nazione che è: di questa perseveranza voi siete una delle espressioni più’ straordinarie. Buon vento a tutti”. La missione proseguirà ad Al-Ula, sito archeologico Patrimonio Unesco, dove la presidente del Consiglio avrà un bilaterale con il Principe ereditario e Primo Ministro saudita, Mohamed bin Salman.
Il contesto della visita
Numerosi gli argomenti che saranno affrontati nei colloqui, precisano fonti italiane, in primis la Siria e il programma relativo alla ricostruzione post Assad dopo la guerra civile; in secondo luogo il Libano, dove l’Italia da tempo ha un ruolo primario per l’applicazione del cessate il fuoco ed è impegnata nel coordinamento del sostegno internazionale alle forze armate libanesi. Poi sarà la volta del dossier Gaza a pochi giorni dall’accordo sul cessate il fuoco, con l’obiettivo di potenziare l’assistenza umanitaria alla popolazione civile e rilanciare il processo politico verso la soluzione dei due Stati. Spazio anche alla crisi nel Mar Rosso (dove la Marina italiana è impegnata nella missione europea Aspides a difesa della libertà di navigazione) e all’Iran, rispetto al quale è necessario un rinnovato impegno internazionale sia rispetto al nucleare che nel quadro della stabilità regionale. A seguire l’Ucraina, situazione in cui i Paesi del Golfo, e l’Arabia Saudita in particolare, possono svolgere un ruolo importante nella ricerca di una pace giusta e duratura.
Accordi e meeting
Infine ci sarà la dichiarazione congiunta che sancirà l’avvio di un partenariato strategico tra le due Nazioni: verranno anche siglate numerose intese tra i due Governi. Tra queste, accordi nell’ambito della difesa, della mobilità sostenibile, della cooperazione energetica, dello sport e della tutela del patrimonio culturale e archeologico. Alcune delle intese riguarderanno anche la collaborazione tra Roma e Riad in scenari di interesse comune, a partire dal continente africano, nella cornice del Piano Mattei per l’Africa. Inoltre in occasione della tavola rotonda alla quale parteciperanno rappresentanti istituzionali e delle maggiori imprese italiane e saudite verranno approfondite le opportunità di crescita dell’interscambio commerciale tra Italia e Arabia Saudita. Anche in questa sede saranno sottoscritte intese sia tra soggetti pubblici che privati, con particolare riferimento al coinvolgimento del Sistema Italia agli importanti progetti di sviluppo e investimento avviati dal Governo saudita sul territorio nazionale.
Primizia Barhein
Lunedì la visita proseguirà in Bahrein: sarà la prima volta di un presidente del Consiglio italiano nel Paese del Golfo, dove si svolgerà il bilaterale con il Re Hamad Bin Isa Al Khalifa, già incontrato a Roma lo scorso ottobre, nel corso del quale verranno affrontati i temi regionali di comune interesse, il dialogo interreligioso e i principali dossier della cooperazione bilaterale, a partire dalla collaborazione nel settore della difesa e del contrasto all’immigrazione irregolare.