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Strategia e crescita. Tutte le intese tra Italia e Arabia Saudita

La visita della premier porta in dote una serie di risultati, come le intese da 10 miliardi, i semi della cooperazione frutto della tavola rotonda di alto livello. Presenti Fincantieri, Leonardo e Pirelli

Accanto bilaterale tra Giorgia Meloni e Mohammad Bin Salman ad Al Ula, che si è svolto all’interno del campo tendato del principe, si è svolta la tavola rotonda di alto livello italo-saudita a cui hanno preso parte una serie di soggetti, istituzionali e privati, con l’obiettivo di cementare le relazioni fra i due Paesi. Siglate intese per 10 mld dollari.

La tavola rotonda

La cantieristica mescola geopolitica e cyber sicurezza, ha spiegato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, a proposito degli accordi industriali siglati in Arabia Saudita che prevedono “una collaborazione di natura strategica, tecnologica, come per esempio con il ‘Kaust’, che è il centro di ricerca ed è a tutti gli effetti una facoltà di ingegneria e tecnologia” e poi c’è “anche un accordo di collaborazione industriale per allargare anche al civile l’interesse a condividere know-how nella costruzione di navi”. Secondo l’ad l’investimento consiste nell’aprire “una realtà, aprire una società, aprire un ufficio, mandare persone coraggiose a coltivare e sviluppare le relazioni, identifica dei partner industriali che hanno già realtà produttive cantieristiche e poi il piano di investimenti vero e proprio è in cascata all’acquisizione di contratti E’ chiaro che la bravura è investire prima, piuttosto che investire dopo. partnership con tutti i possibili fornitori di sistemi e componenti che servono per costruire una nave”.

Di strategia crescita sul lungo periodo ha parlato l’ad di Leonardo, Roberto Cingolani, a proposito della crescita in Arabia Saudita. Presente alla tavola rotonda di alto livello italo-saudita organizzata ad Al-Ula in concomitanza con la visita ufficiale della premier, Cingolani ha osservato che “bisogna cominciare a costruire delle filiere industriali, l’idea è di portare qui delle filiere di costruzione del settore aeronautico e poi, sulla base di questa collaborazione che fa crescere una vera e propria cultura industriale, stringere delle collaborazioni industriali di lungo termine, non semplicemente commerciali”, quindi lavorare su un “rapporto alla pari per portare tecnologie e costruire insieme una strada di lungo termine”. Parola d’ordine sinergie industriali, come dimostrano vari accordi tra cui quello sugli elicotteri NH90 e gli aerei di riconoscimento e trasporto.

Il partenariato

“Il nuovo partenariato strategico tra Italia e Arabia Saudita segna un momento storico nelle relazioni bilaterali, fondato sulla combinazione tra pragmatismo commerciale e visione strategica di lungo termine”. Così Valentino Valentini, vice ministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo alla tavola rotonda. “L’accordo enfatizza l’importanza di preservare le identità culturali uniche di entrambi i paesi mentre si persegue la modernizzazione delle relazioni. Sul fronte economico-commerciale, la posizione dell’Italia come sesto fornitore e ventiduesimo cliente dell’ Arabia Saudita testimonia la solidità dei rapporti esistenti. Particolarmente significativa è la complementarità tra Vision 2030 saudita e l’expertise industriale italiana, con un’attenzione particolare alla diversificazione economica e alla transizione. La cooperazione energetica – aggiunge – si estende a settori strategici chiave, comprendendo lo sviluppo dell’idrogeno verde, la trasformazione digitale, gli scambi culturali, la difesa e l’innovazione tecnologica Le profonde sinergie tra le due nazioni si manifestano in una visione condivisa per un futuro sostenibile e prospero, trasformando questo accordo in una vera e propria alleanza strategica basata su interessi comuni e rispetto reciproco”.

Joint Venture

Il vicepresidente esecutivo di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, sullo stabilimento in joint venture in Arabia Saudita annuncia che l’inizio della produzione è previsto per il 2027. Il 75% è del fondo sovrano saudita Pif, mentre la gestione italiana e produrrà a regime 3 milioni e mezzo di pneumatici, “di cui circa un milione e mezzo marca Pirelli e il resto con un brand locale, questo è il quadro”. Inoltre spiega di aver un ottimo rapporto con l’università Kaust, “dove lavoriamo su digital twin, modellistica, per noi è importante, Potrebbero servire l’Arabia Saudita e tutta l’area in una fabbrica qui 2027″.

Doppio Mou

Inoltre ELT group (con sede in Italia, ma presente in 11 paesi e 3 continenti, di cui fanno parte CY4GATE, specializzata in Cyber ​​security e Cyber ​​Intelligence, E4Life, la prima azienda di Biodifesa italiana e Solynx Corporation, una società di scouting tecnologico con sede negli Stati Uniti) ha siglato un Mou con Sami-Aec, riaffermando il suo ruolo di partner strategico nell’industria saudita. L’accordo è basato sulle intese siglate in occasione del Cernobbio Forum lo scorso settembre tra ELT Group, il Ministero degli Investimenti dell’Arabia Saudita (MISA) e la General Authority for Military Industries (GAMI). Allineando le sue attività agli obiettivi Vision 2030 dell’Arabia Saudita, ELT Group mira a esplorare opportunità di collaborazione nei settori aerospaziale e della difesa, contribuendo alla localizzazione di tecnologie avanzate.

ELT Group ha firmato un altro Memorandum of Understanding (MoU) con Shamal, una società a responsabilità limitata di proprietà saudita che fornisce servizi anche nel settore della difesa. L’accordo rappresenta una prova concreta del forte impegno di ELT Group verso gli obiettivi strategici Vision 2030 dell’Arabia Saudita, mirati a implementare una partnership solida e duratura nei settori aerospaziale e della difesa.

Attraverso questo MOU, ELT e Shamal lavoreranno insieme per fornire soluzioni di formazione nel campo cruciale dell’elettronica per la difesa e della cyber. Quest’ultima attività vedrà il coinvolgimento di Cy4gate, la società partecipata dal gruppo ELT specializzata in Cyber ​​Intelligence e Cyber ​​Security. Uno degli obiettivi ambiziosi di questa collaborazione è supportare ed espandere le capacità già presenti nel Regno, grazie alle competenze sviluppate dal Gruppo ELT in tutti i settori e grazie alle sue continue attività di ricerca e sviluppo per far fronte alle minacce attuali e nuove.


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