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Tencent, Catl e Cosco. Ecco le aziende cinesi finite nella black list del Pentagono

Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato ieri di aver aggiunto diverse aziende alla lista di quelle sospettate di collaborare con le forze armate di Pechino. L’obiettivo: evitare che il Pac sfrutti l’intelligenza artificiale avanzata, l’informatica quantistica, la biotecnologia e i circuiti integrati per scopi militari

Nuova stretta del Pentagono nei confronti della Difesa cinese. Il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato ieri di aver aggiunto diversi giganti tecnologici cinesi, tra Tencent Holdings, azienda leader nei settori dei giochi e dei social media, e Catl, che produce oltre un terzo delle batterie per auto elettriche vendute in tutto il mondo (comprese quelle destinate a equipaggiare veicoli Mercedes-Benz, Bmw, Volkswagen, Toyota, Honda e Hyundai) a una lista di aziende sospettate di collaborare con le forze armate cinesi. La misura è giustificata ufficialmente dalle necessità di impedire che la Cina sfrutti l’intelligenza artificiale avanzata, l’informatica quantistica, la biotecnologia e i circuiti integrati per scopi militari.

Per Tencent è un “palese errore”: “Non siamo una compagnia militare né un fornitore. A differenza delle sanzioni o dei controlli sulle esportazioni, questa lista non ha alcun impatto sulle nostre attività”. “La Cina è sempre fermamente contraria alla repressione ingiustificata delle imprese cinesi e agli ostacoli allo sviluppo di qualità” del Paese, ha dichiarato Guo Jiakun, portavoce del ministero degli Esteri invitando gli Stati Uniti “a correggere immediatamente le loro cattive pratiche” e minacciando “misure necessarie per proteggere i diritti delle aziende cinesi”.

Oggi, le azioni di Tencent a Hong Kong sono scese di oltre il 7%, mentre le azioni di Catl a Shenzhen hanno perso il 5,2% in apertura e sono state scambiate in rosso durante la sessione.

La lista include anche il produttore di chip Changxin Memory Technologies, Quectel Wireless, il produttore di droni Autel Robotics e il colosso delle spedizioni marittime Cosco, secondo un documento pubblicato ieri dal Pentagono, che aggiorna la lista a cadenza annuale ed è arrivato a inserirvi i nomi di 134 aziende. Essere inclusi non ha conseguenze legali per le aziende in questione ma danneggia la loro reputazione globale. In passato, alcuni gruppi hanno presentato denunce dopo essere comparsi in quella black list.


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