Il presidente della Repubblica si riprende la scena con il summit di Parigi sull’intelligenza artificiale. Serve accorciare il divario dalle due superpotenze e per farlo c’è solo un modo: investendo. Pronte diverse centinaia di miliardi di dollari per colmare il gap
“La Francia e l’Europa sono credibili”. Ci mette la faccia Emmanuel Macron, pronto a ospitare i leader di tutto il mondo – compresi il premier indiano Narendra Modi (copresidente del vertice), il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il vicepresidente americano JD Vance e quello cinese Zhang Guoqing – e del settore tecnologico – tra i quali Sam Altman, ceo di OpenAI, Sundar Picahi di Google, e Dario Amodei di Anthropic – durante i due giorni del summit sull’intelligenza artificiale di Parigi. Per dare credito alla sua affermazione, ci mette anche i soldi. Tanti soldi. Solo in Francia, le aziende tech investiranno ben 109 miliardi di dollari. A livello comunitario, nove Paesi – Francia inclusa – insieme ad associazioni e società contribuiranno con 400 miliardi di dollari all’iniziativa Current AI. Un progetto ambizioso, supportato da undici personaggi di alto profilo dell’IA, che si pone l’obiettivo di sviluppare l’accesso a database privati in settori pubblici, tra cui sanità e istruzione, per promuovere una “intelligenza artificiale di interesse generale”.
È la risposta europea alle mosse delle due superpotenze. La Cina, con il lancio di DeepSeek, ha mostrato al mondo un’altra strada per vincere la sfida sull’IA, più economica rispetto a quella imboccata dalle aziende occidentali. L’America, invece, ha appena lanciato il progetto Stargate sponsorizzato dal presidente Donald Trump: 500 miliardi di dollari in quattro anni, per mantenere il cuore dell’IA negli States. Pertanto, ha spiegato Macron, “vogliamo procedere molto più velocemente e in modo molto più forte”.
Nei due giorni parigini, bisognerà dunque mandare un messaggio che oltre alle parole si è in grado di fare anche i fatti. “C’è davvero bisogno di investire molto”, ha spiegato il direttore globale dell’entità tecnologica della società di consulenza Bcg, Sylvain Duranton. “Non si tratta solo di formare modelli, ma di formare le persone, crear centri di ricerca, costruire infrastrutture”. Tra queste ci sarà il gigantesco piano per costruire un data center, da inserire in un campus di IA dal valore compreso tra i 30 e i 50 miliardi di euro, finanziato dagli Emirati Arabi Uniti. C’è poi l’investimento da 20 miliardi di euro che il fondo canadese Brookfield sborserà per costruire nuovi data center in Francia, tra cui a Cambrai, nel nord del Paese, ma il governo ha individuato altri 35 siti dove farne sorgerne di nuovi. Seguono i supercompter promessi da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea che sarà presente a Parigi, molto importanti per l’addestramento dei modelli di IA.
Al summit si parlerà anche di energia e di come l’intelligenza artificiale possa aiutare a raggiungere una maggiore indipendenza. A chiederla all’Ue è anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per far sì che la si smetta con la compravendita del gas russo. Ma a prescindere, se si vogliono costruire data center di una certa dimensione, allora bisognerà anche capire come alimentarli. Fermo restando che, come avvertono gli esperti, un monitoraggio di acqua ed energia utilizzate dovrebbe essere obbligatorio per evitare danni ambientali. Qualche soluzione potrebbe venire dall’intervento che terrà il presidente dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), Fatih Birol, e dalla tavola rotonda “Intelligenza artificiale e scienza”.
Anche Macron ha parlato di transizione, affinché si arrivi a un’IA sostenibile. Il contributo transalpino arriverà dal basso. “Non abbiamo mai avuto così tanti giovani nella nostra formazione scientifica”, ha scritto su X parlando di “40.000 giovani formati all’anno per carriere nel campo dell’intelligenza artificiale”. L’obiettivo, ha assicurato, è arrivare a “100.000”.
Come spesso in passato, le président si fa portavoce dell’Ue. Lo fa mostrando il ruolo che la Francia sta giocando nella partita sull’IA, che negli ultimi 6 anni ha registrato una crescita costante delle start-up fiorite sul suo territorio, pubblicizzandolo al suo pubblico. Domenica sera si è presentato di fronte alle telecamere di France2 proprio per illustrare al Paese i prossimi investimenti tecnologici. E ha chiesto alla sua popolazione di iniziare a scaricare Le Chat, il ChatGPT realizzando da Mistral. Il presidente della Repubblica ha da sempre posto l’attenzione sull’IA.
Già nel 2017 aveva affidato al matematico Cédric Villani il compito di aiutare la Francia a diventarne leader europeo, riducendo il divario con Stati Uniti e Cina. Una missione ancora più urgente al giorno d’oggi.