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All’Idex 2025 AeroVironment mostra i muscoli (e guarda a Replicator)

Ad Abu Dhabi AeroVironment ha presentato i nuovi droni Jump 20-X e P550. Ed entrambi i velivoli sono potenziali candidati per rientrare nel programma Replicator

Ad Abu Dhabi si è aperta l’International Defense Exposition (Idex), una delle principali fiere internazionali nel settore della difesa, con costruttori provenienti da tutto il mondo che mettono in mostra, alla ricerca di potenziali clienti e partner, i loro prodotti di punta e le ultime novità introdotte nel loro catalogo. Tra i vari stand presenti c’è anche quello dell’azienda statunitense AeroVironment, che ha approfittato della kermesse per svelare il suo nuovo Jump 20-X, versione destinata ad un contesto navale del drone Jump-20 già prodotto dall’azienda (l’aggiunta della X, si legge sul sito di AeroVironment, è un riferimento alla “cross-domain dominance”). “La particolarità del nostro nuovo prodotto è che si tratta della nostra nuova versione marittima. Ora è possibile decollare da navi militari che hanno bisogno di molto carburante (riferendosi a navi di grandi dimensioni)”, ha detto il vicepresidente dell’azienda per le attività internazionali Charles Dean, che ha sottolineato come la sua azienda sia fortemente interessata a collaborazioni nell’area mediorientale, e che stiano valutando partnership e altre opportunità nell’ambito della produzione e della ricerca e sviluppo.

Il nuovo Uncrewed Aerial Vehicle, che si trova nelle fasi finali di sviluppo, è dotato di un motore a combustibile pesante in grado di bruciare diversi tipi di carburante, compresi quelli utilizzati normalmente dall’aviazione. L’azienda ha dichiarato che l’Uav può volare per tredici ore con un carico utile di 13,6 kg ed è dotato di capacità di decollo e atterraggio verticale (Vtol, in gergo). Il velivolo è “in fase di collaudo finale e sarà in vendita nei prossimi mesi, quindi i clienti possono effettuare ordini anticipati già da ora”, ha dichiarato Dean.

In occasione di Idex, l’azienda ha presentato anche il suo nuovo P550, un piccolo Uav completamente elettrico progettato per “la raccolta di informazioni, il puntamento di precisione e la protezione delle forze in ambienti dinamici e contestati”. Dean ha dichiarato che il P550 è altamente modulare, il che significa che “un soldato o un marinaio può montare [più carichi utili] senza alcuno strumento. Nel giro di un minuto si può togliere dal P550 l’intera parte anteriore, che potrebbe essere un carico utile per la ricognizione, e metterne un altro, magari per la guerra elettronica, per poi decollare e volare in quella missione”.

Interessante notare come AeroVironment sia l’azienda produttrice della famiglia di munizioni circuitanti “Switchblade”, inviate in Ucraina dal Pentagono nell’ordine delle centinaia e scelte per la prima tranche di piattaforme che andranno a costituire il progetto Replicator. Risulta verosimile dunque che anche le due macchine presentate all’Idex, dalle diverse capacità e dai diversi ruoli, possa essere integrata nel complesso sistema di droni di cui Washington vuole disporre al più presto per potenziare la sua capacità di proiezione militare nell’Indo-Pacifico.


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