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Il ruolo cruciale di Meloni nei nuovi equilibri euroatlantici. L’opinione di Mayer

Le nazioni europee devono unirsi per ricostruire l’alleanza, oppure agire in modo disorganizzato. La presidente del Consiglio ha l’opportunità di lanciare un forte appello all’unità europea, segnando una svolta storica

Il Partito popolare europeo preme sui Conservatori e riformisti europei, e in particolare su Giorgia Meloni, affinché venga assunta una posizione più critica nei confronti della nuova amministrazione statunitense guidata da Donald Trump. Questa, infatti, tende a scavalcare l’Europa su tutti i fronti, a partire da dazi, intelligenza artificiale e Ucraina.

Meloni, per ora, è rimasta prudentemente in silenzio. La situazione è particolarmente difficile e la presidente del Consiglio è ben consapevole di portare sulle spalle una grande responsabilità, che da un lato fa tremare i polsi, dall’altro costituisce un’opportunità storica per il futuro dell’Europa, in grave declino nello scenario globale.

L’alternativa è chiara: o le nazioni che fanno parte dell’Unione europea e della Nato si muovono in ordine sparso, oppure reagiscono con determinazione e si impegnano unite a ricostruire su nuove e solide basi l’alleanza euroatlantica.

Per l’oggettiva posizione di leadership che occupa in Europa, il primo passo tocca a Meloni. Sta a lei decidere se lanciare un grande e accorato appello a tutti i popoli e a tutte le nazioni europee. Basterebbero poche parole: “Qui si fa l’Europa o si muore”.

L’augurio più sincero è che Meloni scelga di fare questo passo. In questo momento storico così difficile per l’Europa, i leader politici di tutti gli schieramenti aspettano un segnale di unità e di mobilitazione e sono certo che la seguirebbero con convinzione.


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