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La Darpa rilancia sul quantum. Ecco come

La Darpa ha ottenuto risultati sorprendenti dal programma Qbi, concepito per valutare l’efficienza delle tecnologie quantistiche sviluppate da aziende private. Con un tasso di successo inatteso, adesso il programma è pronto a espandersi

Il programma Quantum Benchmarking Initiative (Qbi) della Defense Advanced Research Projects Agency sta registrando risultati inaspettati dallo sviluppo dei computer quantici, risultati che hanno portato lo stesso capo del progetto Joe Altepeter (che tralaltro si autodefinisce un “quantum skeptic”) ad annunciare una nuova tranche di “premi” per stimolare lo sviluppo di questa tecnologia critica.

Concepito per testare la fattibilità delle tecnologie quantistiche sviluppate dal settore privato, Qbi non finanzia direttamente la ricerca e sviluppo delle aziende, ma offre loro l’accesso a un team indipendente di esperti per valutare il realismo delle loro strategie. Il programma è nato come evoluzione del precedente progetto pilota noto come “Underexplored Systems for Utility-Scale Quantum Computing” (Us2Qc), e si suddivide in tre fasi: durante la prima, della durata di sei mesi, le aziende selezionate devono presentare una visione chiara del loro futuro computer quantistico, spiegando cosa potrà fare, perché pensano di poterlo realizzare e quale impatto avrà nel mondo reale. Nella seconda, che dura dodici mesi, viene presentata un’analisi più approfondita dei piani di ricerca e sviluppo, includendo aspetti tecnici come la correzione degli errori quantistici e la sostenibilità economica del progetto. L’ultima fase (che non ha limiti temproali) prevede che le aziende arrivate fino a questo punto ricevano un contratto per un monitoraggio continuo, con test indipendenti condotti sia nei loro laboratori sia in quelli della Darpa. A ogni fase, il team responsabile della Darpa raddoppia di dimensione. E ad oggi conta circa duecento esperti afferenti a vari enti governativi, tra cui laboratori del Dipartimento dell’Energia e della Difesa.

Inizialmente sono state quattro aziende le aziende coinvolte: Microsoft, PsiQuantum, Atom Computing e Qc82. Tuttavia, solo le prime due hanno superato con successo tutte le fasi di valutazione, ottenendo un contratto di lungo termine nella terza fase (la cosiddetta “Fase C”, nella terminologia impiegata dalla Darpa). Nonostante l’aspettativa iniziale fosse che nessuna azienda riuscisse a superare tutte le fasi di verifica, il tasso di successo del 50% ha sorpreso molti, compreso lo stesso Altepeter: “È stato decisamente sorprendente. Non pensavo che qualcuno sarebbe arrivato alla fase C. Ma è per questo che lo facciamo, per essere sorpresi”, è il commento rilasciato dal leader del Qbi a BreakingDefense.

Come conseguenza, la Darpa ha deciso di espandere il programma, con nuove aziende che stanno entrando nella “Fase A”, e con l’obiettivo di firmare la maggior parte dei nuovi contratti entro la fine di marzo. Ma l’espansione del progetto Qbi, che potrebbe superare il miliardo di dollari di investimento secondo lo stesso Alpeter (che specifica come stiano “Costruendo il team di test e valutazione per l’informatica quantistica di gran lunga migliore e più grande del pianeta”), potrebbe incontrare ostacoli legati alle politiche di finanziamento federale, considerando le profonde trasformazioni in corso in questo momento. Anche se, considerando la rilevanza delle quantum technologies e delle Edt in generale, è probabile che l’amministrazione guidata da Donald Trump possa decidere di mantenere intatto il budget di Qbi, anche se il quantum non rientra tra le 17 categorie protette menzionate dallo stesso presidente.


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