Dopo aver trasportato carichi sospetti dalla Corea del Nord alla Russia, la nave “Maia-1” naviga verso il Baltico passando per il canale di Suez, il Mediterraneo ed anche acque Nato. Sfidando le sanzioni occidentali
Una nave della “flotta fantasma” russa, nota per aver trasportato munizioni caricate nei porti della Corea del Nord e scaricate poi negli attracchi del “Far East” russo, sta attraversando in questo momento il canale di Suez, in un percorso totalmente diverso dal solito. Un report pubblicato dall’Open Source Center, ong con base a Londra che si occupa di analisi di immagini satellitari, ricostruisce il lungo e inusuale percorso della “Maia-1”, percorso che espone il vascello al rischio (potenziale) di un enforcement delle sanzioni occidentali comminate contro la flotta fantasma russa.
Per la “Maia-1” il viaggio attualmente in corso è iniziato il 5 gennaio del 2025, quando il vascello è salpato dal porto di Vladivostok per approdare sei giorni dopo, l’11 gennaio 2025, al terminal “Daxin” del porto cinese di Zhangjiagang. Gli analisti dell’Osc fanno notare che questa infrastruttura portuale è legata a doppio filo, secondo quando affermato dalla stessa compagnia responsabile sul proprio sito web, alla Belt and Road Initiative; inoltre, proprio da questo porto è transitato un modulo per l’estrazione del Liquified Natural Gas (Lng) prodotto dall’azienda cinese Wison New Energies, modulo acquistato nel settembre dell’anno scorso dalla compagnia russa Novatek per il suo progetto (colpito dalle sanzioni occidentali) “Artic Lng 2”.
La nave della flotta fantasma di Mosca si è fermata per alcuni giorni presso il porto cinese, dove ha anche caricato a bordo oggetti non meglio identificati, prima di ripartire in direzione del porto vietnamita di Vung Tau, dove è attraccata senza alcun problema il 23 gennaio 2025, nonostante le sanzioni pendenti sulla nave, salpando di nuovo il 24 gennaio facendo rotta verso il Mar Rosso. Il 17 febbraio la “Maia-1” ha avviato la procedura di transito attraverso il canale di Suez, procedura che dovrebbe concludersi entro questa sera, al netto di interventi da parte delle autorità egiziane.
Dopo aver attraversato Suez, il cargo navigherà attraverso il Mediterraneo, la Manica, il Mare del Nord e il Baltico, con la destinazione finale prevista presso il porto di Ust-Luga, nei pressi di San Pietroburgo, dove è in corso il progetto di costruzione di un altro impianto di Lng. Ma il transito nelle acque di Paesi-membri della Nato potrebbe portare all’emergere di ostacoli per la “Maia-1”.
La nave è una delle oltre venti unità di proprietà di Mg-Flot, una società che è stata sottoposta a sanzioni da parte di Regno Unito, Unione europea e Stati Uniti. L’Ue, nel suo elenco di sanzioni, ha dichiarato che la nave fa parte di “una rete di trasporto militare di navi da carico russe”.
Altre tre navi della Mg-Flot, denominate “Port Olya 3”, “Port Olya 4” e “Rasul Gazmatov”, sono sospettate di aver trasportato munizionamento di vario tipo (dai proiettili di artiglieria fino ai missili balistici) dall’Iran alla Russia nei mesi successivi al febbraio del 2022.
La “Maia-1” si è invece concentrata sul trasporto di munizioni dalla Corea del Nord alla Russia, compiendo almeno nove viaggi a partire dall’ottobre del 2023, durante i quali ha spostato circa duemila container di munizioni dal porto nordcoreano di Rajin a quello russo di Vostochny. Lo stesso porto impiegato da altre navi, registrate presso una compagnia russa ma battenti bandiera nordcoreana, per trasportare petrolio dalla Federazione Russa alla Corea del Nord in violazione delle sanzioni internazionali imposte dalle Nazioni Unite.