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La prima uscita di Vance in Europa? Non è una sorpresa. Fidanza spiega perché

“La posizione espressa da Vance alla conferenza di Parigi sull’AI era nota, prevedibile e non priva di fondamento: il rischio di una iper-regolamentazione dell’Ue sulla materia, a scapito dell’innovazione, è chiaro ed è stato evidenziato da più parti, report Draghi compreso”, dice a Formiche.net Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia/Ecr

Cosa c’è da aspettarsi dalle prime interlocuzioni vis a vis dell’amministrazione Trump con gli Stati membri dell’Ue? In che maniera i dossier più stringenti (come IA e guerre) verranno affrontati e come la risposta europea potrà in qualche misura affiancare le policies della Casa Bianca? Il primo confronto tra i vertici delle due sponde dell’Atlantico sta andando in scena proprio in questi giorni, a cavallo di due temi strategici come l’intelligenza artificiale e la sicurezza (dentro e fuori il vecchio continente).

La prima di Vance in Europa

JD Vance mette in guardia l’Europa sulle normative tecnologiche statunitensi, nelle stesse ore in cui in tutti i continenti sta montando il dibattito sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale. In primis ha spiegato che gli Stati Uniti respingeranno qualsiasi misura che sarebbe parificabile ad una minaccia al loro vantaggio tecnologico ed economico. Ha osservato che l’IA dovrà essere integrata nella forza lavoro in un modo che vada a vantaggio dei lavoratori, migliorando stipendi e produttività, con la certezza (in verità abbastanza scontata) che gli Usa hanno l’ambizione di guidare il mondo dell’IA. Nel suo primo discorso da vicepresidente a Parigi, ha detto che una “regolamentazione eccessiva” potrebbe paralizzare il settore dell’intelligenza artificiale in rapida crescita. Come è noto Washington e Londra non hanno firmato la dichiarazione del summit che promuove un’IA inclusiva, etica e sicura.

Il commento di Fidanza

“La posizione espressa da Vance alla conferenza di Parigi sull’AI era nota, prevedibile e non priva di fondamento: il rischio di una iper-regolamentazione dell’Ue sulla materia, a scapito dell’innovazione, è chiaro ed è stato evidenziato da più parti, report Draghi compreso”, dice a Formiche.net Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia/Ecr, raggiunto telefonicamente a Strasburgo. Secondo l’esponente meloniano “dopo il colloquio interlocutorio con von der Leyen sul tema delle relazioni commerciali, sarà interessante capire gli esiti dell’ incontro con Zelensky e della sua partecipazione al summit di Monaco sulla sicurezza, alla luce delle mosse di Trump con Putin e con il presidente ucraino. Per noi ogni soluzione negoziale deve essere accettata dall’Ucraina”.

Quale sicurezza

In secondo luogo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco (a cui lo sorso anno era stato presente come senatore) Vance interverrà sulla sicurezza globale, con un intreccio evidente alla voce Maga e con il piano di pace del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l’Ucraina. Un progetto che prevede un’Europa più attiva nella futura sicurezza del continente. In arrivo nel vecchio continente anche il segretario di Stato americano Marco Rubio, da oggi in Europa dove resterà fino al 18 febbraio. A Monaco interverrà alla Conferenza sulla Sicurezza e a seguire alla riunione dei ministri degli Esteri del G7, mentre sabato prossimo sarà in missione in vari paesi del Medio Oriente: Israele, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti.


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