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L’Italia accelera sull’Imec con gli Emirati

Nella cooperazione Italia-Uae c’è posto anche per Imec. Roma e Abu Dhabi allineano la visione strategica sul corridoio per collegare Europa e Asia attraverso l’Indo-Mediterraneo

L’Italia sta rafforzando i suoi legami diplomatici ed economici con gli Emirati Arabi Uniti (Uae). Ciò include un accordo strategico tra Roma e Abu Dhabi sul Corridoio Economico India-Medio Oriente-Europa (Imec) e diversi altri accordi economici firmati nei giorni scorsi. La premier Giorgia Meloni sta ospitando a Roma il Presidente degli Uae, Mohammed bin Zayed, in un incontro considerato cruciale per il ruolo dell’Italia nel progetto.

Con l’evoluzione delle rotte commerciali globali, l’Italia sta cercando di posizionarsi al centro dell’Imec, uno dei più ambiziosi progetti infrastrutturali del decennio. Con la crescente competizione con la Francia, Roma è sotto pressione per muoversi rapidamente e non perdere influenza strategica.

Come analizzato su Decode 39, Imec mira a collegare l’India all’Europa attraverso il Medio Oriente, connettendo porti europei chiave come Trieste e Haifa con l’Atlantico. Il progetto, considerato un’alternativa alla Nuova Via della Seta cinese, pone l’Italia in una posizione strategica.

Gli Uae hanno annunciato investimenti per 40 miliardi di euro in Italia, un risultato che il senatore Giulio Terzi di Sant’Agata ha definito “davvero straordinario per la nostra nazione”. Ha sottolineato come questo rafforzi la partnership strategica tra Italia ed Eau, promuovendo collaborazioni in settori chiave come energia, sicurezza informatica e infrastrutture.

“È impossibile non riconoscere la lungimiranza di iniziative in cui l’Italia, sotto il governo Meloni, è in prima linea, come il Piano Mattei per l’Africa o il corridoio Imec. L’Italia e gli Emirati collaboreranno pienamente su questi progetti”, ha dichiarato Terzi.

Il governo italiano dovrebbe presto nominare un inviato speciale per l’Imec, un ruolo che la Francia ha già assegnato da oltre un anno a Gérard Mestrallet. Parigi ha già avviato colloqui con l’India e iniziato ad adattare le infrastrutture nel porto di Marsiglia, sollevando preoccupazioni a Roma su un possibile ritardo.

Paolo Formentini, vicepresidente della Commissione Affari Esteri della Camera, ha avvertito che senza un’azione più decisa, “rischiamo di perdere una quota dei flussi commerciali europei, magari a favore di Marsiglia”.

Allo stesso tempo, le tensioni geopolitiche, come la guerra Israele-Gaza che influisce sul percorso dell’Imec attraverso Haifa, sottolineano la complessità del corridoio. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo incontro con bin Zayed, ha ribadito l’impegno dell’Italia per la stabilità della regione, sottolineando l’importanza di una soluzione a due Stati per una pace duratura.

Giovedì, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen sarà in visita in India, dove l’Imec sarà al centro dei colloqui insieme ai negoziati per un complesso Accordo di Libero Scambio (Fta) tra l’Ue e l’India.

L’Ue considera l’Fta un complemento strategico dell’Imec, con l’obiettivo di rafforzare il commercio con l’India e ridurre la dipendenza dalla Cina. La visita di von der Leyen segue una serie di incontri diplomatici di alto livello, tra cui il dinamismo mostrato da Meloni nei Paesi del Golfo, che ha attirato grande attenzione a Bruxelles.

A marzo, il ministro della Difesa Guido Crosetto sarà a New Delhi per il Raisina Dialogue, gettando le basi per un ulteriore impegno diplomatico. Ad aprile, il ministro degli Esteri Antonio Tajani visiterà l’India con l’obiettivo di consolidare il ruolo dell’Italia nell’Imec. Questo viaggio potrebbe segnare ulteriormente la volontà di Roma di accelerare il suo coinvolgimento, forse con la tanto attesa nomina di un inviato speciale.


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