I primi Mirage 2000-5 francesi sono stati consegnati all’Ucraina, rafforzando la difesa aerea del Paese. I caccia, pilotati da personale addestrato in Francia, affiancheranno gli F-16 nella protezione dello spazio aereo ucraino
Nelle scorse ore i primi caccia di fabbricazione francese Mirage 2000-5 sono stati consegnati all’Ucraina, offrendo a Kyiv un importante potenziamento della sua difesa aerea in un momento in cui il Paese subisce attacchi quasi quotidiani da parte della Russia.
L’effettivo arrivo di questi velivoli su suolo ucraino è stato annunciato giovedì 6 febbraio il ministro della Difesa francese Sebastien Lecornu in un post su X, il quale non ha però fornito ulteriori dettagli sul numero esatto degli aerei consegnati (anche se un report pubblicato dal Parlamento di Parigi sembra suggerire che gli aerei forniti a Kyiv siano in totale sei). “Con i piloti ucraini a bordo, dopo mesi di addestramento in Francia, aiuteranno ora a difendere i cieli dell’Ucraina”, ha affermato il ministro francese. Sia piloti che meccanici ucraini sono stati infatti addestrati in alcune località della Francia orientale per utilizzare e manutenere i jet, che sono stati modificati anche per contrastare i disturbi russi. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha accolto con favore l’arrivo dei Mirage 2000-5, definendolo “un ulteriore passo nel rafforzamento della sicurezza dell’Ucraina”.
Parigi aveva già annunciato la scorsa estate che avrebbe consegnato i Mirage 2000-5 all’Ucraina all’inizio del 2025, equipaggiati con missili aria-terra e contromisure di guerra elettronica. In quell’occasione, lo stesso Lecornu aveva sottolineato come questa donazione non avrebbe inficiato in alcun modo la capacità di difesa delle forze armate francesi.
Secondo gli esperti, questi caccia saranno fondamentali per la difesa ucraina contro missili e droni russi. “Questa variante del Mirage-2000 ha un radar di alta qualità, (è) dotata di serbatoi di lancio, ha un raggio d’azione ragionevole e trasporta una serie di armi aria-aria e aria-terra”, ha dichiarato l’anno scorso al Kyiv Independent Peter Layton, visiting fellow presso il Griffith Asia Institute e associate fellow presso il Royal United Services Institute. Tuttavia, gli attacchi ravvicinati alle linee del fronte potrebbero essere rischiosi a causa della presenza delle difese aeree russe.
Oltre ai caccia francesi, anche i primi F-16 olandesi sono giunti in Ucraina, come confermato dal ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov: “Questi moderni velivoli da combattimento sono già in Ucraina e inizieranno presto a svolgere missioni operative, rafforzando la nostra difesa contro l’aggressione russa”. Amsterdam ha anche accettato di addestrare ventisei tecnici ucraini alla manutenzione dei velivoli forniti dall’aviazione olandese.
Nel frattempo, Kyiv continua a condurre operazioni di carattere offensivo nel dominio aereo, ricorrendo all’uso di sistemi unmanned. Lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine ha confermato l’attacco notturno di un drone alla base aerea di Primorsko-Akhtarsk, nella regione russa di Krasnodar. Secondo i funzionari militari ucraini, la base serviva come luogo chiave per lo stoccaggio, la preparazione e il dispiegamento dei droni Shahed e la manutenzione degli aerei che sostengono le operazioni russe nelle regioni ucraine di Zaporizhzhya e Kherson.