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Mosca contro le truffe telefoniche. Ecco la black list dei Paesi considerati ostili

Il Cremlino ha ordinato lo sviluppo di un sistema per bloccare le chiamate telefoniche provenienti da Paesi ritenuti ostili, tra cui l’Ucraina e la Polonia. La misura, giustificata con la necessità di contrastare le truffe telefoniche, solleva interrogativi sulle reali motivazioni del Cremlino

Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato lo sviluppo di un sistema per bloccare le chiamate telefoniche provenienti da Paesi considerati ostili, tra cui l’Ucraina e la Polonia, che figura nella blacklist del Cremlino dal 2022. L’obiettivo del provvedimento, che dovrà essere attuato entro luglio, sarebbe la necessità di contrastare le truffe telefoniche sempre più diffuse in Russia.

La direttiva del Cremlino

Il leader ha incaricato il ministero degli Interni e i servizi di sicurezza di elaborare un meccanismo per bloccare le telefonate provenienti da “Ucraina e altri Paesi ostili”. Secondo quanto riportato dal portale russo RBK, l’iniziativa nasce dall’aumento dei raggiri ai danni dei cittadini russi.

I casi

Tra i casi più eclatanti, quello di una celebre ballerina e coreografa che ha perso oltre 9 milioni di rubli (circa 96.000 dollari) dopo essere stata ingannata da un truffatore che si spacciava per un ufficiale del servizio di sicurezza interna Fsb. Un altro caso riguarda un ragazzo di terza media che, su indicazione di presunti truffatori che lo hanno contattato telefonicamente dall’Ucraina, ha lanciato una molotov contro un edificio amministrativo a Mosca. Gli stessi criminali lo avrebbero poi convinto a prelevare centinaia di migliaia di rubli e una grande somma di valuta estera dalla cassaforte di famiglia.

La lista nera dei “Paesi ostili”

Dal 2022, Mosca ha ampliato la lista dei Paesi considerati ostili, includendo tra gli altri Polonia, Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Canada e tutti gli Stati membri dell’Unione europea. A questi si aggiungono Giappone, Corea del Sud, Svizzera e Singapore. Secondo il portale Lenta, i truffatori spesso utilizzano espressioni chiave come “conto sicuro”, “banca centrale” e “ministero degli Interni” per ingannare le vittime.

Sicurezza o censura?

La decisione del Cremlino solleva interrogativi sulle reali motivazioni dietro questa misura. Se da un lato la lotta contro le truffe telefoniche rappresenta un problema concreto, dall’altro il blocco delle chiamate provenienti da Paesi considerati nemici potrebbe essere interpretato come un ulteriore passo verso l’isolamento della Russia sul piano delle comunicazioni internazionali. Resta da vedere quale sarà l’impatto concreto sulla popolazione e sulle relazioni diplomatiche tra Mosca e l’Occidente.


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