Skip to main content

Che si dice della riforma sull’intelligence. Le versioni di Letta, De Gennaro, Guerini e Mollicone

Letta, De Gennaro e Guerini schierati a difesa dell’impianto attuale in vigore dal 2007. Mollicone, citando Mantovano, evoca la necessità di “un’azione innovativa con approvazione trasversale in Parlamento”. Ma in che direzione? Ecco cosa si dice

Da Gianni Letta, Gianni De Gennaro e Lorenzo Guerini oggi è arrivato un forte appello a conservare l’impianto italiano di sicurezza nazionale sancito dalla riforma del 2007 con la legge 124. L’occasione è stata la cerimonia di conferimento a De Gennaro del Premio Cossiga per l’Intelligence.

Le parole di Letta

Per Letta, figura chiave nella scrittura di quella riforma e dal 2008 al 2011 Autorità delegata, quella riforma è stata ed è ancora oggi fondamentale sia per l’organizzazione dei servizi segreti sia perché “ha fatto sì che deviazioni che forse in passato c’erano non ci possano essere più”.

I due pilastri spiegati da De Gennaro

De Gennaro, che è stato il primo direttore generale del Dis dal 2008 al 2011 e successivamente è stato Autorità delegata fino al 2013 raccogliendo il testimone proprio da Letta, ha detto: “Credo nella 124”. Due i pilastri della norma sottolineati dal prefetto: il passaggio dal concetto di tutela della sicurezza dello Stato e dell’integrità dello Stato a quello della protezione degli interessi della Repubblica; il concetto di sistema (la 124 ha istituito il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica) che comprende anche i meccanismi controllo parlamentare, ovvero il Copasir. Servono “aggiustamenti” alla luce delle circostanze che cambiano ma lo spirito non può cambiare, ha aggiunto De Gennaro facendo eco a Guerini.

La difesa dell’impianto da parte di Guerini

Sia oggi alla Camera sia ieri intervistato da Formiche.net, il presidente del Copasir ha evidenziato come, nonostante l’importanza di aggiornare l’architettura dell’intelligence italiana alla luce dei mutati scenari e dell’impatto dirompente della tecnologica, l’impianto della legge 124 del 2007 sia “molto positivo e avanzato” sia nei principi sia nel metodo. La sua posizione sulla norma – che ha recentemente proposto di aggiornare prevedendo un Consiglio di sicurezza nazionale (di livello politico), una Strategia di sicurezza nazionale e l’obbligatorietà dell’Autorità delegata – ha ricevuto il plauso di Letta e De Gennaro.

Il pensiero di Mantovano

Allo stesso evento, Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Cultura della Camera, ha sostenuto che la governance dell’intelligence in Italia necessita “di un’azione innovativa che abbia un’approvazione trasversale in Parlamento”. Parole pronunciate facendo riferimento a quelle del sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata. Sono passati ormai due anni da quando il sottosegretario ha parlato dell’importanza di evitare “sovrapposizioni” tra i due servizi coordinati dal Dis (Aise e Aisi). Un anno fa, rispondendo a una domanda di Formiche.net, aveva confermato l’esistenza di un confronto pre-politico sulla riforma dell’intelligence. Da allora, più nulla. A dicembre aveva fatto riferimento all’importanza del lessico (no a “servizi segreti” e “comparto”; sì a “servizi di intelligence”) per combattere una “inadeguata percezione del valore dell’intelligence” e aveva aperto il dibattito sull’essere più o meno rigorosi sul “divieto di disvelamento dell’identità degli appartenenti dei servizi di informazione per la sicurezza”.

Gli scenari

Una strada percorribile per risolvere le sovrapposizioni e far fronte alla natura sempre più ibrida delle minacce alla sicurezza nazionale riguarda l’organizzazione interna, con una maggiore integrazione intra-agenzia (con centri missione che riuniscono sotto lo stesso tetto operativi e analisti che si occupano di questioni specifiche) e inter-agenzia: per fare ciò sono necessari, come evidenziato su Formiche.net già un anno fa, dei regolamenti, ovvero dei decreti del presidente del Consiglio dei ministri, documenti che – per ovvie ragioni – sono secretati. Per superare la distinzione tra interno ed esterno, invece, serve intervenire sulla legge 124 del 2007.


×

Iscriviti alla newsletter