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Trump e l’Ucraina: affare o alleanza? Il nodo delle terre rare

Trump ha chiesto 500 miliardi di dollari in terre rare ucraine in cambio del sostegno americano a Kyiv. La richiesta ha suscitato critiche in Europa, ma Zelensky si è mostrato aperto al negoziato. Intanto, una delegazione Usa è attesa in Ucraina nei prossimi giorni

Dopo aver già ventilato l’idea di scambiare il sostegno degli Usa all’Ucraina con l’accesso statunitense alle risorse minerarie del Paese dell’Europa Orientale, il Presidente statunitense Donald Trump è tornato sulla questione stabilendo un “prezzo ben preciso”. In una recente intervista rilasciata a Fox News, l’inquilino della Casa Bianca ha infatti dichiarato di aver chiesto l’equivalente di cinquecento miliardi di dollari in terre rare ucraine in cambio dell’assistenza continua degli Stati Uniti. “Ho detto loro che voglio l’equivalente di cinquecento miliardi di dollari in terre rare. E hanno praticamente accettato, così almeno non ci sentiamo stupidi,” ha detto. “Altrimenti, saremmo stupidi. Ho detto loro che dobbiamo ottenere qualcosa. Non possiamo continuare a pagare questi soldi.”

Questo modo di porsi, esemplare dell’approccio transazionale di Trump alla politica estera, ha suscitato critiche da parte dei leader europei, tra cui il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha definito la sua strategia “molto egoistica e autocentrata”. Chi invece non ha criticato il leader statunitense è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che sembra anzi disposto a negoziare.

In un’intervista a Reuters, Zelensky ha suggerito che permettere agli Stati Uniti di sviluppare le risorse naturali dell’Ucraina potrebbe essere un incentivo strategico per mantenere Washington dalla parte di Kyiv. “Gli americani hanno aiutato più di tutti, e quindi è giusto che siano loro a guadagnarci di più”, ha dichiarato il leader ucraino.

Zelensky ha anche dichiarato lo scorso lunedì che membri “di peso” del team di Trump si recheranno in Ucraina questa settimana, la prima visita di questo tipo dall’insediamento della nuova amministrazione americana avvenuto lo scorso 20 gennaio. Il leader ucraino non ha specificato quali figure faranno parte della delegazione americana, ma ha detto che il viaggio avverrà prima della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, che si aprirà il 14 febbraio.

“Questa settimana, alcune figure importanti del team del Presidente Trump saranno in Ucraina, anche prima della Conferenza di Monaco”, sono le parole di Zelensky riportate dall’agenzia di stampa ucraina Ukrinform. Il presidente ucraino parteciperà personalmente ai lavori della conferenza, e ha dichiarato che incontrerà il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance a margine dell’evento. Il leader ucraino ha anche detto che Kyiv sta “lavorando” per organizzare un incontro di persona con il presidente Trump, il quale ha affermato la scorsa settimana “probabilmente” avrebbe incontrato Zelensky nei giorni a venire.


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