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Armi, intelligence e truppe. Cosa si muove al fianco dell’Ucraina

In vista del prossimo summit Ramstein, il presidente ucraino ha spiegato che sul tavolo ci sono nuove intese con i Paesi europei, che prevedono un ampliamento del supporto militare e della condivisione di informazioni d’intelligence

Nel clima incerto della guerra in Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato un importante passo in avanti verso il rafforzamento della cooperazione con gli alleati europei. Durante una conferenza stampa il 28 marzo, ha spiegato come l’Ucraina stia finalizzando accordi strategici per ricevere nuove forniture di aiuti militari e approfondire la condivisione di informazioni d’intelligence.

Il prossimo incontro nel formato Ramstein, convocato dal Gruppo di contatto per la difesa ucraina e previsto per l’11 aprile a Bruxelles, sarà presieduto dal Regno Unito. Durante questo meeting verranno approfonditi temi cruciali per la sicurezza nazionale, come l’accesso alle riserve di munizioni messe a disposizione da alcuni leader europei e accordi segreti riguardanti la produzione di sistemi di difesa aerea, artiglieria, nonché investimenti per lo sviluppo di droni e missili ad opera dell’industria ucraina.

Un ulteriore tassello di questo imponente mosaico di sostegno è emerso durante il summit di Parigi del 27 marzo, co-presieduto dal presidente francese Emmanuel Macron e dal primo ministro britannico Sir Keir Starmer. In quell’occasione, la Francia ha annunciato un pacchetto di assistenza militare dal valore di 2 miliardi di euro destinato al rafforzamento della difesa ucraina. Gli impegni presi non riguardano soltanto le dotazioni belliche, ma si estendono anche alla condivisione di informazioni d’intelligence, tecnologie e accesso a satelliti europei, elementi fondamentali per monitorare e rispondere alle evoluzioni del conflitto.

Questi sviluppi avvengono in un contesto di turbolenze anche a livello internazionale. Nelle scorse gli Stati Uniti di Donald Trump avevano temporaneamente sospeso la condivisione di informazioni d’intelligence con l’Ucraina. Parallelamente, alcuni funzionari europei stanno valutando alternative al servizio Starlink, in seguito a notizie secondo cui Washington avrebbe minacciato di interrompere tale servizio per indurre Kyiv a firmare un accordo sui minerali, aumentando così la complessità delle relazioni internazionali nel settore della sicurezza.

Infine, l’impegno politico e militare si sta estendendo a un palcoscenico più ampio: rappresentanti dei militari ucraini, britannici e francesi si stanno preparando a un incontro in Ucraina, in cui si discuterà la possibilità di truppe sul terreno in Ucraina. Parallelamente, continuano le consultazioni sul cessate il fuoco.


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