Durante una video-call di due ore, la “coalizione dei volenterosi” ha concordato di intensificare il supporto all’Ucraina attraverso aiuti militari, sanzioni e un possibile dispiegamento di contingenti europei sul terreno. Zelensky ha sottolineato l’importanza della presenza di forze europee per garantire la sicurezza, mentre Meloni ha confermato il sostegno italiano senza però prevedere un coinvolgimento diretto sul campo
Al termine della video-call odierna durata poco meno di due ore, il primo ministro britannico Keir Starmer, che assieme al presidente francese Emmanuel Macron sembra voler prendere la guida della sicurezza europea, ha spiegato che per la “coalizione dei volenterosi” – che riunisce partner di tutta l’Unione europea, oltre a Canada, Australia e Nuova Zelanda, con il sostegno di altri Paesi, tra cui il Giappone – è giunto il momento di passare a una “fase operativa” per garantire la pace in Ucraina. Gli sforzi di coloro che sostengono Kyiv devono continuare, compreso il mantenimento del “flusso di aiuti militari” e il proseguimento delle sanzioni per “indebolire la macchina da guerra” del presidente russo Vladimir Putin “e portarlo al tavolo”, ha dichiarato dal numero 10 di Downing Street.
E se Putin rifiutasse?
“Putin deve dimostrare di essere serio riguardo alla pace”, ha dichiarato Starmer, accusando il Cremlino di “indecisione e ritardi” sulla proposta avanzata dal presidente statunitense Donald Trump. Se il leader russo “rifiutasse di accettare un cessate il fuoco immediato e incondizionato, dovremo intensificare i nostri sforzi per rafforzare l’Ucraina, indebolire la macchina da guerra russa e aumentare la pressione su Putin affinché sia costretto a sedersi al tavolo delle trattative”, ha spiegato il primo ministro britannico. Che ha annunciato che i governi della “coalizione dei volenterosi” lavoreranno a un meccanismo di monitoraggio delle violazioni del cessate il fuoco e a un eventuale dispiegamento delle loro forze per garantire la sicurezza di Kyiv via terra, mare e cielo. “Continueremo i colloqui per garantire una pace giusta e duratura”, ha concluso.
Le parole di von der Leyen
“Ribadiamo il nostro sostegno all’accordo dell’Ucraina per un cessate il fuoco”, ha scritto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. “Ora la Russia deve dimostrare di essere disposta a sostenere un cessate il fuoco che porti a una pace giusta e duratura”, ha dichiarato ancora. “Nel frattempo, supporteremo il rafforzamento dell’Ucraina e delle sue forze armate seguendo la nostra ‘strategia del riccio’. Infine, intensificheremo gli sforzi per la difesa dell’Europa attraverso ReArm Europe, aumentando la spesa per la difesa”, ha aggiunto.
Cos’ha detto Zelensky…
“Putin sta mentendo a tutti riguardo alla situazione sul campo, specialmente su ciò che sta accadendo nella regione del Kursk, dove le nostre forze ucraine continuano le loro operazioni”, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Putin sta anche mentendo riguardo al fatto che un cessate il fuoco sarebbe presumibilmente troppo complicato”, ha denunciato il leader ucraino. “In realtà, tutto può essere controllato, e ne abbiamo discusso con gli americani. La verità è che Putin ha già prolungato la guerra per quasi una settimana dopo i colloqui a Gedda. E continuerà a farlo”. “La pace è possibile. È possibile quando lavoriamo tutti insieme – per la pace, per le garanzie di sicurezza, per garantire che l’aggressore non ottenga nulla da questa guerra”, ha concluso.
… sul contingente europeo
La pace sarà più solida, ha sostenuto ancora Zelensky, “con contingenti europei sul terreno e con il sostegno degli Stati Uniti come garanzia”. Poi l’avvertimento: “È un segnale molto negativo tenere in considerazione l’opinione della Russia riguardo al contingente”, ha scritto. “Il contingente deve essere schierato sul suolo ucraino. Questa è una garanzia di sicurezza per l’Ucraina e una garanzia di sicurezza per l’Europa. Se Putin vuole portare un contingente straniero sul territorio russo, è una sua decisione. Ma non spetta a lui decidere nulla sulla sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa”, ha aggiunto.
La dichiarazione di Meloni
Presente alla riunione anche Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ha ribadito la visione del governo italiano, convinto che sia fondamentale non spezzare l’asse transatlantico. Spiega una nota di Palazzo Chigi che Meloni “ha confermato che l’Italia intende continuare a lavorare con i partner europei e occidentali e con gli Stati Uniti per la definizione di garanzie di sicurezza credibili ed efficaci. “Non è invece prevista la partecipazione nazionale ad una eventuale forza militare sul terreno”, ha aggiunto.