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Il Super Bowl di Nvidia. Dall’IA ai robot umanoidi, tutte le novità

Il ceo del colosso americano dei chip, Jensen Huang, ha svelato una serie di progetti che avvicinano all’IA fisica. I primi a servirsi di questi strumenti saranno le industrie manifatturiere, visto che prevedono compiti specifci e limitati nello spazio. Poi si passerà al resto. Ma oltre agli annunci, è la ripartenza della società dopo un inizio anno difficile l’elemento forse più importante

“L’anno scorso si parlava di Woodstock dell’intelligenza artificiale. Quest’anno siamo il Super Bowl”. Comincia così il discorso del ceo di Nvidia, Jensen Huang, pronunciato alla conferenza annuale dell’azienda produttrice di chip, di scena al SAP Center di San Jose, nella californiana Silicon Valley. Ai presenti ha presentato Blackwell Ultra, ovvero il modello successivo e potenziato del super-semiconduttore Blackwell, richiesto in tutto il mondo, complice la moltiplicazione dei chatbot sul mercato. Sono sempre più intelligenti, capaci di aiutare l’uomo in alcune mansioni quotidiane, rispondendo alle sue esigenze in modo repentino e puntuale. Ecco perché, ha aggiunto Huang, “l’ondata dell’IA fisica è già in arrivo”. E lo testimonia Groot N1, il robot umanoide svelato durante l’evento in grado di percepire e ragionare in modo migliore sui loro ambiente.

Dopo la conferenza, il ceo dell’azienda americana ha precisato meglio il concetto parlando con i giornalisti. Vedere un robot umanoide girare per le strade “non è una questione di cinque anni”, ma molto meno. La prima a servirsene secondo Huang sarà l’industria manifatturiera, in quanto i lavori che verrebbero richiesti sono specifici e in un ambiente ben controllato. Poi dopo passerà ad altri campi, come ad esempio i taxi che guidano in autonomia. Non a caso, Nvidia ha siglato un accordo con la General Motors per veicoli di questo genere, oltre che per un progetto di apparecchiature di telecomunicazioni con T-Mobile e Cisco Systems per le reti wireless 6G.

Non è l’unico. L’azienda ha anche iniziato una collaborazione con Google DeepMind per sviluppare Newton, un motore che alimenterà i robot di Disney Research, pronti a debuttare nei parchi divertimenti forse già quest’anno. Newton aiuterà gli sviluppatori a simulare un modo in cui i robot interagiscono con l’esterno, dandogli maggiore espressività e insegnandogli a gestire funzioni complesse.

C’è invece ancora da attendere ulteriori sviluppi prima di poter usufruire dell’ottica co-confezionata. Si tratta di un tecnologia emergente che permette di ridurre il consumo energetico e che dovrebbe essere inserita nelle unità di elaborazione grafica, Gpu, di Nvidia. Utilizzando fasci di luce laser per inviare informazioni sui cavi in fibra ottica tra semiconduttori, rende le connessioni più veloci ed efficienti rispetto a quelle che avvengono attraverso cavi in rame. Tuttavia, ha precisto Huang, al momento “non ne vale la pena” e bisognerà aspettare ancora un paio d’anni prima di servirsene.

Oltre alle dichiarazioni, c’è di più. A Nvidia serviva una dose di fiducia dopo aver passato mesi burrascosi. La colpa va ritrovata in DeepSeek, il chatbot cinese a basso costo che potrebbe potenzialmente rivoluzionare il mercato. Quando è stato svelato al mondo, il tonfo di Nvidia a Wall Street è stato fortissimo: aveva perso il 16,86%, ovvero il maggior calo percentuale da cinque anni a questa parte. Tradotta in soldi, circa 600 miliardi di dollari, era stata la perdita più grande in termini di capitalizzazione nella storia. Ora quel momento sembra superato, sebbene il ritmo in borsa sia ancora altalenante. Ma con i robot umanoidi, arrivare a fare touchdown sarà più facile.


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