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Per Cina e Usa il futuro dei conflitti si deciderà nello spazio. Ecco come

Il capo del Pentagono, attualmente impegnato in una revisione complessiva del budget della Difesa a stelle e strisce, annuncia che, per mantenere il proprio vantaggio, Washington aumenterà consistentemente gli investimenti nella Space Force. Nel frattempo, la Cina rincorre e sperimenta nuovi veicoli spaziali capaci di dare battaglia ai satelliti Usa in orbita

“Credo che non si possa ignorare il fatto che il prossimo e più importante dominio del conflitto sarà quello spaziale”. Così il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, durante un summit presso la base aerea di Andrews, in Maryland, a cui hanno preso parte i vertici delle Forze armate Usa.

Secondo Hegseth, il futuro della supremazia militare risiede nel dominio spaziale, settore su cui il capo del Pentagono intende investire sempre più massicciamente. “Vedrete molti più investimenti da parte di questa amministrazione in quel dominio, sia offensivo che difensivo… perché è lì che possiamo continuare a mantenere un vantaggio”, ha aggiunto. 

A oggi, gli Stati Uniti sono il primo attore militare nello spazio extra-atmosferico, con centinaia di satelliti della Difesa in orbita bassa. A questi si aggiungono migliaia di altri satelliti civili, pubblici e privati, potenzialmente impiegabili in configurazioni dual-use. Tuttavia, i rivali degli Usa stanno lavorando alacremente per ridurre il gap con Washington.

Guerre spaziali tra satelliti?

Durante una conferenza tenutasi a Washington DC, il vice comandante per le operazioni spaziali della Space Force, il generale Michael Guetlein, ha affermato che, negli ultimi mesi, la Cina ha condotto esercitazioni orbitali che hanno coinvolto diversi tipi di satelliti. “Abbiamo osservato cinque diversi oggetti nello spazio manovrare avanti e indietro e l’uno intorno all’altro in sincronia”, ha affermato il generale. Le osservazioni risalirebbero al 2024 e, in base a quanto noto, avrebbero coinvolto tre satelliti sperimentali Shiyan-24C e due veicoli spaziali (anch’essi sperimentali) Shijian-605.

Più precisamente, Guetlein parla anche di manovre di dogfighting tra i suddetti assetti. Questo termine, abitualmente adoperato per descrivere i duelli aerei tra caccia, restituisce la misura della rapida evoluzione della conflittualità nello spazio. “Si esercitano”, ha spiegato Guetlein, “su tattiche, tecniche e procedure per effettuare operazioni spaziali in orbita da un satellite all’altro”.

Il rapido avanzamento di attori come Cina e Russia nel dominio spaziale punta a colmare il divario con le capacità statunitensi. Come ammesso da Guetlein, “quel divario di capacità prima era enorme”, mentre adesso “dobbiamo cambiare il modo in cui guardiamo allo spazio o quel divario potrebbe invertirsi e non essere più a nostro favore”.

La progressiva militarizzazione dello spazio extra-atmosferico, ulteriormente favorita dai massicci investimenti pubblici e privati nel settore, è ormai solo una questione di tempo. Finora, sul piano militare, lo spazio è stato un dominio a metà, cruciale per condurre operazioni sulla superficie terrestre ma relativamente poco interessato da operazioni cinetiche vere e proprie. Adesso, invece, sempre più attori si dotano di assetti spaziali potenzialmente in grado di condurre manovre in orbita ed effettuare azioni offensive contro altri attori. Presto, gli equilibri militari globali non saranno più determinati unicamente dalle capacità dispiegabili sulla superficie del pianeta, ma anche dalla capacità o meno di difendere i propri satelliti e di colpire quelli avversari.


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