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Putin apre ad un cessate il fuoco. Ma alle sue condizioni

Putin sarebbe disposto a fermare temporaneamente i combattimenti in Ucraina solo se ciò porterà a un accordo di pace definitivo. Rispetto al Cremlino Trump continua ad avere una posizione ambigua. Mentre Zelensky mantiene l’approccio dialogante

Il Cremlino sarebbe disposto a discutere una tregua temporanea nel conflitto in Ucraina, a condizione che siano un passo intermedio verso un accordo di pace definitivo. Per accettare una cessazione degli scontri al fronte, Mosca richiede infatti una chiara intesa sui principi cardine dell’accordo finale, compresi i parametri di una futura missione di pace e la definizione dei paesi coinvolti in essa. Quest’offerta è stata comunicata nei colloqui tenutisi il mese scorso in Arabia Saudita tra alti funzionari russi e americani, secondo una fonte russa contattata dal media statunitense Bloomberg. Mosca ha respinto la presenza di truppe Nato in Ucraina, rifiutando l’idea europea di una “coalizione dei volenterosi” per monitorare un eventuale accordo. Giovedì la Russia ha respinto una proposta franco-britannica per una tregua parziale di un mese che avrebbe coperto operazioni aeree e marittime, compreso lo stop agli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine. Tuttavia, non si opporrebbe al dispiegamento di forze di paesi “neutrali” come la Cina.

Dall’insediamento di Trump il 20 gennaio, la politica americana sull’invasione russa dell’Ucraina è cambiata drasticamente, prioritizzando l’obiettivo di porre fine rapidamente al conflitto. “Stiamo facendo molto bene con la Russia”, ha detto il presidente Usa ai giornalisti nello Studio Ovale lo scorso venerdì. “Trovo più difficile, francamente, trattare con l’Ucraina”. Gli Stati Uniti e l’Ucraina si incontreranno la prossima settimana in Arabia Saudita per i primi colloqui diretti dopo le recenti tensioni tra il presidente Usa Donald Trump e la sua controparte ucraina Volodymyr Zelensky, a cui ha fatto seguito una (apparentemente) temporanea sospensione del supporto militare e di intelligence americano a Kyiv. Il rappresentante speciale americano Steve Witkoff ha dichiarato che l’obiettivo dell’incontro è stabilire un “quadro per un accordo di pace e un cessate il fuoco iniziale”. Trump ha espresso fiducia nella volontà di Vladimir Putin di negoziare e ha affermato che il leader russo potrebbe mostrarsi “più generoso del necessario”.

L’approccio della Casa Bianca con Mosca è quantomeno ambivalente. Trump ha infatti minacciato nuove sanzioni e tariffe contro la Russia per costringere il Cremlino a negoziare, ma i suoi consiglieri di Trump starebbero già lavorando a come alleggerire le sanzioni imposte alla Russia a causa della guerra, compreso un tetto imposto ai prezzi delle vendite di petrolio, secondo quanto riferito da persone che hanno familiarità con le discussioni. Qualsiasi alleggerimento delle sanzioni contro Mosca (e in generale l’approccio morbido mostrato dal presidente Usa) rappresenterebbe un’altra divergenza di politica con gli alleati, che hanno lavorato a stretto contatto con la precedente amministrazione per imporre le restrizioni. I funzionari di Londra e Bruxelles hanno dichiarato di non voler revocare prematuramente i limiti imposti dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022.

Nel frattempo, la Russia ha intensificato gli attacchi aerei contro l’Ucraina durante la notte, hanno dichiarato i funzionari di Kyiv, lanciando centinaia di missili, droni e altre armi contro obiettivi in tutto il Paese.  Nel suo discorso video notturno, Zelensky ha citato gli ultimi attacchi russi come prova che il Cremlino “deve essere costretto alla pace”.

Nello stesso discorso, il leader ucraino ha utilizzato parole concilianti con Trump, dicendo: “Oggi il lavoro più intenso con il team del presidente Trump è andato avanti tutto il giorno a vari livelli […]. L’Ucraina è molto costruttiva”. Queste dichiarazioni sono coerenti con le altre aperture già fatte in precedenza da Zelensky, e sono facilmente interpretabili come finalizzate a facilitare i lavori del summit Usa-Ucraina della prossima settimana.


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