Durante il vertice sono stati siglati una serie di accordi e Memorandum d’intesa per rafforzare la cooperazione bilaterale, con in primis lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali, alla luce del fatto che, come più volte osservato, l’Italia si conferma il primo partner commerciale della Turchia nell’area del Mediterraneo e il secondo in Europa. Energia, interconnessioni e difesa sono i tre macrotemi nevralgici che si snodano sull’asse Roma-Ankara, a cui seguono infrastrutture, trasporti, aerospazio, archeologia e sport, visto che le due nazioni organizzeranno congiuntamente gli Europei di calcio del 2032
Il IV vertice intergovernativo Italia-Turchia di Villa Pamphili segue il precedente incontro di Ankara del luglio 2022, con la finalità di rafforzare la cooperazione e il partenariato strategico. Dopo il bilaterale fra il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdoğan (che ha incontrato Sergio Mattarella al Colle ed è stato anche ricevuto in Vaticano dal segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin), c’è stata la sessione plenaria con le rispettive delegazioni ufficiali. Per l’Italia i ministri Matteo Piantedosi, Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso, Alessandro Giuli, Andrea Abodi e Alessandra Locatelli; i viceministri Edmondo Cirielli (Affari esteri e Cooperazione internazionale), Edoardo Rixi (Trasporti e Infrastrutture) e i Sottosegretari Isabella Rauti (Difesa) e Claudio Barbaro (Ambiente e Sicurezza energetica).
Gli accordi e il Memorandum
Durante il vertice sono stati siglati una serie di accordi e Memorandum d’intesa per rafforzare la cooperazione bilaterale, con in primis lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali, alla luce del fatto che, come più volte osservato, l’Italia si conferma il primo partner commerciale della Turchia nell’area del Mediterraneo e il secondo in Europa. Energia, interconnessioni e difesa sono i tre macrotemi nevralgici che si snodano sull’asse Roma-Ankara, a cui seguono infrastrutture, trasporti, aerospazio, archeologia e sport visto che le due nazioni organizzeranno congiuntamente gli Europei di calcio del 2032. Particolare attenzione al tema migratorio, su cui già vi è una efficace collaborazione che ha permesso di far scendere i numeri degli arrivi irregolari.
Le imprese presenti
In occasione del business forum è stato rilanciare il rapporto già positivo tra i settori produttivi delle due Nazioni. Presenti 500 aziende dei due paesi, con 150 incontri business-to-business già fissati. Nella giornata sono stati raggiunti accordi e intese commerciali tra i principali players industriali dei due paesi, come Leonardo, Sparkle, Confindustria Assafrica & Mediterraneo, Sace, Cdp e Simest.
Secondo il ministro turco dell’Energia e della Tecnologia, Mehmet Fatih Kacir l’intesa tra Leonardo e Baykar Technologies “apre una nuova era” tra Italia e Turchia e “grazie a questo accordo i due Paesi hanno un potenziale enorme nel settore della Difesa”. E aggiunge: “Con la nostra alleata Italia collaboreremo per aumentare il nostro commercio e faremo cooperazioni molto prestigiose”, ha concluso Kacir, sottolineando che “le imprese italiane in Turchia riceveranno tutto quello di cui hanno bisogno”.
Telecomunicazioni
Con Tim Sparkle-Turkcell verrà migliorata la connettività tra Europa-MO-Asia, ovvero, come osservato da Giorgia Meloni, con l’obiettivo di agganciare la Turchia all’ecosistema europeo delle telecomunicazioni. “Realizzeremo una dorsale digitale all’avanguardia, lunga circa 4mila chilometri – aggiunge il premier – che attraverserà il Mediterraneo e migliorerà la connettività tra l’Europa, il Medio Oriente e l’Asia”.
Assafrica Mediterraneo e Deik
Un MoU è stato siglato tra Confindustria Assafrica & Mediterraneo e Deik: l’obiettivo è consolidare la cooperazione economica tra il settore privato italiano e quello turco e “per costruire relazioni commerciali e di investimento tra i rispettivi membri, incentivare la creazione di joint venture e partenariati industriali, promuovere lo scambio di conoscenze, tecnologie e competenze e supportare l’organizzazione di incontri B2B e B2G, workshop e attività formative”. Secondo il presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, Enrico Maria Bagnasco, la sigla di questo Memorandum rappresenta un passo significativo verso una maggiore cooperazione tra Italia e Turchia in diversi settori industriali. “Siamo fiduciosi che questo accordo porterà benefici tangibili per le nostre aziende associate, stimolando l’innovazione e la competitività globale delle nostre imprese. Confindustria Assafrica & Mediterraneo continuerà a lavorare con il Deik e con tutti i partner istituzionali e imprenditoriali per dare piena attuazione ai contenuti dell’accordo e valorizzare le potenzialità del partenariato Italia- Turchia nel Mediterraneo allargato”.
Simest e il sostegno alle imprese
Per l’amministratrice delegata di Simest, Regina Corradini D’Arienzo, Simest, in coordinamento con Cdp, e sotto la regia della Farnesina, sostiene le imprese italiane con particolare attenzione alle piccole e medie imprese accompagnandole in ogni fase del percorso di crescita in mercati strategici, come la Turchia , ricompresi all’interno del piano d’azione per l’export della Farnesina. “Questa azione si inserisce in un quadro di pieno coordinamento con le iniziative del Sistema Italia in Turchia. L’obiettivo condiviso è quello di promuovere il business matching, valorizzare il Made in Italy e il relativo export, e sostenere la crescita delle imprese italiane nei mercati internazionali strategici come la Turchia “.
Turchia partner strategico ad alto potenziale
“La Turchia è uno dei mercati a più alto potenziale di crescita e un partner strategico per l’Italia, come indicato nel Piano per l’export presentato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani”.Così nel suo intervento il direttore degli Affari europei e internazionali di Cassa depositi e prestiti (Cdp), Pasquale Salzano: “La nostra piattaforma di business matching, lanciata in Turchia il 7 aprile, ha già coinvolto oltre 550 imprese e generato quasi 100 incontri B2B. I documenti firmati oggi con tre primarie istituzioni finanziarie turche – Tkyb, Turk Eximbank e Tskb – puntano a promuovere nuove opportunità di collaborazione ea sostenere progetti ad alto impatto economico, sociale e ambientale nei settori strategici delle nostre economie”.
Cirielli e l’obiettivo dei 40 miliardi
Obiettivo 40 miliardi di interscambio commerciale (oggi a 5): così il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli durante il forum che mette l’accento sulla firma di oggi ad una nuova dichiarazione congiunta per arrivare a 40 miliardi di interscambio. La considerazione dell’esponente di FdI poggia sulla convinzione che “i rapporti commerciali riguardano le filiere più importanti: infrastrutture, difesa e manifattura avanzata, oltre alle nuove sfide della digitalizzazione e del high-tech, siamo particolarmente fieri delle collaborazioni tra Leonardo e Baykar e tra Whirlpool e Arcelik”. Ma non è tutto, perché Cirielli ha posto attenzione anche su un tema geopolitico come la responsabilità che Italia e Turchia hanno nel Mediterraneo, al fine di “di creare un clima di pace, stabilita’ e sicurezza”. Questa la ragione per cui la Farnesina è impegnata per “garantire agli imprenditori la massima sicurezza, il nostro compito è quello di accompagnare aziende private nello sviluppare rapporti sempre piu’ importanti e creare un quadro giuridico e politico che dia forza alle imprese”.
I due polmoni secondo Urso
Lavorare per sviluppare la cooperazione è la traccia seguita dal ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso, intervenendo al Forum imprenditoriale Italia-Turchia, “in vista anche di una missione delle imprese italiane che condurrò in Turchia insieme al ministro Kacir per poi magari, e ce l’auguriamo, concludendo in quella sede alcuni degli accordi che verosimilmente si potranno sviluppare nei colloqui che avete avuto in queste ore tra le imprese italiane e le imprese turche nella piena contezza che si può, proprio in questa fase in cui l’Italia ha dimostrato una particolare capacità di resistere alle crisi che sono susseguite in questi anni pandemia dalla in poi e particolare capacità di reagire cogliendo le nuove opportunità, sia in termini commerciali che in termini industriali”. Secondo il ministro di FdI nel 2024 l’Italia è diventata “la quarta potenza esportatrice globale, raggiungendo record, mentre l’economia mondiale era in crisi”. Italia e Turchia, ha aggiunto, possono rappresentare insieme “i due polmoni di crescita industriale, commerciale, tecnologica e scientifica nella macro area euro-Mediterranea”.
Urso ha anche fatto un passaggio sull’Italia sempre più protagonista nello spazio con il nuovo successo del lancio del vettore Vega-C, realizzato da Avio Group e partito dalla base europea in Guyana Francese, con a bordo, il satellite dell’Esa “Biomass”, progettato per monitorare la deforestazione globale. Una missione secondo il ministro “di alto valore scientifico”, resa possibile grazie a un consorzio di aziende europee, con Leonardo, Thales Alenia e Telespazio: “L’Italia continua a contribuire con visione e competenza alle grandi sfide globali”, scrive su X.
La difesa di Rauti
“Assistiamo complessivamente ad un rilancio delle relazioni tra Italia e Turchia, al rafforzamento della cooperazione industriale nel settore della Difesa e del partenariato strategico tra le due Nazioni, in una fase in cui aumentano le tensioni globali”. Cosi’ il sottosegretario alla difesa Isabella Rauti, secondo cui la “Difesa italiana guarda alla Turchia come un partner chiave per i processi di normalizzazione delle aree di crisi di comune interesse”. E osserva: “Libia, Corno d’Africa e più in generale l’intero continente africano che rappresentano un’opportunità di collaborazione tra Italia e Turchia; nonché il Medio Oriente ed in particolare la crisi di Gaza, in Libano e in Siria, scenari in cui sarà fondamentale il ruolo dei Paesi Arabi e musulmani moderati. Italia e Turchia condividono interessi strategici comuni per garantire sicurezza e stabilità, in particolare sul fianco sud della NATO e in settori chiave come Industria, Sicurezza, Aeronautica, Informatica, Intelligenza Artificiale e Cyber Security”.
La cooperazione mediterranea vista da Ankara
Una posizione strategica nel Mediterraneo che è comune e condivisa. Il ragionamento del ministro dell’Industria e della Tecnologia turca, Mehmet Gatih Kacir, durante il Forum imprenditoriale Turchia-Italia tocca tutti i punti nevralgici della cooperazione: dalle esportazioni italiane al commercio reciproco, dall’impegno per il futuro interscambio alla cooperazione “sempre più prestigiosa”, sottolineando che il vertice ha rappresentato “un’occasione per aprire le porte a nuove opportunità”. Il suo impegno è circoscritto nella posizione finale: “La Turchia deve essere vista come un partner strategico per raggiungere il successo. Le aziende italiane avranno tutto ciò di cui hanno bisogno”. Un tea più volte sottolineato anche da Erdogan, quando ha osservato che la Turchia è porta accesso a MO, Asia, Africa Erdogan per le aziende italiane: “A poche ore di volo da Istanbul si può raggiungere una popolazione di 2 miliardi di persone e la nostra Turkish Airlines collega Istanbul a nove città in Italia”.
Consiglio per le relazioni economiche estere
Creare valore per entrambi i Paesi: questa la convinzione di Lale Cander, presidente del Consiglio imprenditoriale Turchia-Italia presso il Consiglio per le relazioni economiche estere (Deik), intervenuta durante il Forum organizzato oggi a Roma secondo cui si tratta di un passo altamente significativo. “Ringrazio il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, la cui leadership ha aperto nuove strade per il mondo imprenditoriale, e la presidente del consiglio Giorgia Meloni per il suo sostegno”, ha affermato Cander secondo cui Italia e Turchia “presentano una forte complementarietà”. Ha messo l’accento sul fatto che “la raffinata partnership tra Italia e Turchia rappresenta un passo strategico per costruire un ambiente di cooperazione stabile e a lungo termine”, inoltre “il concetto del made in Italy è un esempio emblematico del modello di branding a livello globale”. La giornata a Villa Pamphili dunque rappresenta la spia di una nuova fase nelle relazioni bilaterali. “Italia e Turchia hanno la capacità di costruire insieme il futuro, in un percorso che offre responsabilità ma anche opportunità per il mondo imprenditoriale. Possiamo produrre e crescere insieme, lasciando un segno duraturo nel mondo. Dobbiamo cooperare insieme, unire i nostri valori aggiunti e scrivere delle storie di successo”.