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Africa, Tim e golden power. Ecco come il Copasir ha vigilato sull’Italia

Dalla relazione del Comitato sull’attività svolta nel 2024 emerge l’impegno alla vigilanza e al monitoraggio su diversi versanti, dalle telecomunicazioni agli investimenti in Africa, passando per l’energia e le materie critiche

Un occhio sempre molto vigile sull’economia italiana e i suoi gangli. Il Copasir, il Comitato per la sicurezza della Repubblica, ha chiuso un altro anno di intensa attività di monitoraggio e prevenzione dalle minacce, virtuali o reali, per il Sistema Paese. Presentando la relazione su quando fatto nel 2024. Sul versante dell’economia, ecco tutti i temi su cui si è posata l’attenzione di Palazzo San Macuto. A cominciare dalla vendita della rete di Telecom al tandem Kkr-Tesoro, lo scorso mese di luglio.

Qui, “nell’ambito delle sue competenze, il Comitato in varie audizioni ha acquisito informazioni relative alla sicurezza nazionale anche sotto il profilo economico-finanziario. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ascoltato nella seduta del 19 marzo 2024″, si legge nella relazione, “ha fornito un quadro sulle trattative in atto per arrivare alla cessione della rete Tim, al fine di favorire lo sviluppo e l’ammodernamento della rete infrastrutturale nazionale delle telecomunicazioni e per consentire il rilancio di un’importante realtà industriale del Paese, tenendo ferme al tempo stesso le tutele necessarie a mantenere il controllo italiano sulla stessa”.

Altro fronte, il Piano Mattei. A Palazzo San Macuto è toccato al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, nel corso della sua audizione, tenutasi il 22 maggio 2024, dire la sua. Sottolineando come “la rilevante mole di investimenti che Cina e Russia stanno sostenendo nel continente africano appare ancor più significativo se si considera che l’Africa è tra le regioni più ricche di materie prime critiche, indicate in una lista stilata dall’Unione europea necessarie alla transizione digitale e green”.

Sempre di Africa, dinnanzi al Comitato presieduto da Lorenzo Guerini, ha parlato il titolare dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. “Nel corso della sua audizione, tenutasi in data 11 giugno 2024 e facente parte di un ciclo di incontri dedicati all’Africa, il ministro ha sottolineato come il continente africano rivesta un’importanza cruciale se si vuole arrivare alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento e accelerare la transizione dai combustibili fossili alle fonti di energia rinnovabile, in conformità con gli obiettivi del Piano REPowerEU, presentato dalla Commissione europea, su impulso del Consiglio europeo, nel maggio del 2022”.

In tal senso, il ministro “ha illustrato al Comitato il progetto SoutH2 Corridor, una rete di gasdotti per il trasporto dell’idrogeno attualmente in fase di sviluppo, e l’interconnettore elettrico Elmed che collegherà la Tunisia all’Italia in corrente continua”. Infine il golden power, lo strumento a difesa dell’industria e della sicurezza. Il 24 luglio 2024, l’allora Direttore generale del Dis Elisabetta Belloni, chiamata dal Comitato per un punto di situazione di carattere generale, ha precisato che, in materia di golden power, “i contributi dell’intelligence vengono utilizzati per orientare i lavori istruttori del gruppo di coordinamento interministeriale attraverso l’elaborazione e la formulazione di specifiche iniziative per quanto attiene alla selezione dei soggetti da audire nei vari procedimenti, la formulazione dei quesiti, l’integrazione degli elementi documentali e, a volte, mediante la formulazione di prescrizioni o dinieghi rispetto all’esercizio di determinate attività”.


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