Un recente bollettino della International Trade Administration evidenzia una svolta storica nel calcio italiano e nel settore delle infrastrutture sportive, con una crescente presenza di investimenti statunitensi. Oltre a finanziare le maggiori franchigie, gli investitori portano innovazione gestionale, digitale e tecnologica per colmare il divario di ricavi tra il calcio italiano e le altre leghe europee
La International Trade Administration, agenzia governativa statunitense del Dipartimento del Commercio, ha rilasciato un nuovo bollettino che evidenzia le opportunità emergenti nell’ambito della gestione sportiva e dello sviluppo infrastrutturale in Italia. Il documento si concentra in particolare sul panorama calcistico italiano e sulle prossime competizioni internazionali, offrendo spunti interessanti per investitori e imprese statunitensi.
Un mercato in evoluzione
Negli ultimi anni il calcio italiano, tradizionalmente uno dei settori più iconici del Made in Italy, ha visto un incremento significativo degli investimenti da parte di capitali stranieri. Già nel 2018 era presente una quota di proprietà americana, rappresentata da AS Roma, ma oggi il panorama è radicalmente cambiato: il bollettino rivela che gli investitori statunitensi ora controllano quattordici franchigie italiane, incluse alcune tra le maggiori, come AC Milan, Inter e Hellas Verona – quest’ultima acquisita nel gennaio 2025 da un gruppo di private equity statunitense, Presidio Investors. Il report sottolinea come tali investimenti non si limitino al semplice apporto di capitale. Gli investitori americani, infatti, sono chiamati a portare sul mercato italiano le loro competenze in termini di gestione sportiva, sfruttando le tecnologie digitali, l’analisi dei dati, il marketing online e la gestione dei social media per sviluppare nuovi flussi di ricavo. Le esperienze pregresse nei mercati internazionali potrebbero così contribuire a colmare il divario in termini di ricavi per tifoso rispetto ad altre leghe europee.
Le opportunità
Oltre al calcio, il bollettino evidenzia le prospettive di crescita degli investimenti nel settore delle infrastrutture sportive. La maggior parte degli stadi italiani è stata costruita prima del 1990 e ha subito limitate modernizzazioni. Con l’assegnazione, in programma per il 2032, della Coppa Europea in co-gestione con la Turchia, si prevede un urgente bisogno di adeguare le strutture agli standard internazionali moderni. L’Italia, infatti, non sta puntando solo sul calcio: il Paese sarà il palcoscenico delle Olimpiadi Invernali e dei Giochi Paralimpici del 2026 invernali, evento gestito dalla Fondazione Milano Cortina 2026, che ha già stanziato un budget di circa 1,5 miliardi di euro. Inoltre, il governo italiano prevede un investimento ulteriore di 3,4 miliardi di euro per 44 progetti dedicati al miglioramento di impianti sportivi e infrastrutture di trasporto, offrendo ampie possibilità per la collaborazione con imprese statunitensi operanti in ambiti tecnologici e di project management.
Le prospettive per le imprese statunitensi
Il bollettino, che si configura come uno strumento informativo per chi intende espandersi nel mercato italiano, delinea una vasta gamma di opportunità per le aziende americane. Dal settore digitale – che comprende soluzioni basate su intelligenza artificiale, blockchain e data mining – alla gestione commerciale e alla progettazione degli stadi, il report invita gli operatori statunitensi ad esplorare nuove collaborazioni e modelli di business. Inoltre, il documento mette in luce come la combinazione di investimenti finanziari e know-how manageriale possa contribuire a una modernizzazione complessiva degli sport italiani, con benefici che si estendono non solo al comparto sportivo, ma all’intera economia e all’infrastruttura nazionale.
Non è la prima volta
Già due anni fa la International Trade Administration aveva dato visibilità alle opportunità nello sport italiano, pubblicando due bollettini. Uno dedicato alla “elevata attrattività dei club calcistici europei nonostante l’impatto del Covid-19”. L’altro alle opportunità in diversi settori come servizi digitali (intelligenza artificiale, gestione ed estrazione di dati blockchain), marketing e merchandising sportivo, gestione della fan-base, sviluppo e progettazione di stadi. In quell’occasione venivano citate anche alcune difficoltà, come il fatto “che i processi decisionali per le approvazioni pubbliche e gli investimenti in Italia possono richiedere tempi più lunghi – e coinvolgere un maggior numero di stakeholder – rispetto ad altri mercati”.