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Il cinema e l’intelligenza artificiale. Da Star Wars a Titanic

Lo stretto legame tra l’industria cinematografica e televisiva e la tecnologia informatica ha consentito di continuare a realizzare un’evoluzione tecnologica nel corso degli ultimi decenni. Tecnologie innovative come il 3D digitale, gli effetti visivi digitali, le riprese virtuali, la motion capture, la realtà virtuale e il rendering in tempo reale, hanno apportato numerose innovazioni alla produzione cinematografica. E adesso è arrivata anche l’intelligenza artificiale

La profonda integrazione tra tecnologia informatica e industria cinematografica e televisiva promuoverà ulteriormente una comunicazione e un pensiero più approfonditi tra i professionisti del settore informatico e i produttori cinematografici e televisivi. È bene affrontare i nuovi cambiamenti apportati dall’attuale tecnologia di intelligenza artificiale allo sviluppo e all’evoluzione dell’industria cinematografica dal punto di vista della tecnologia informatica, della teoria cinematografica e della creazione di contenuti.

Lo stretto legame tra l’industria cinematografica e televisiva e la tecnologia informatica ha consentito di continuare a realizzare un’evoluzione tecnologica nel corso degli ultimi decenni. Tecnologie innovative come il 3D digitale, gli effetti visivi digitali, le riprese virtuali, la motion capture (tecnologia che registra il movimento di persone o oggetti) la realtà virtuale e il rendering in tempo reale (conversione mediante apposito software del profilo di un’immagine bidimensionale in un’immagine dall’aspetto realistico e percepibile come tridimensionale), hanno apportato numerose innovazioni alla produzione cinematografica. Verso la fine degli anni Settanta, il regista hollywoodiano George Lucas utilizzò per la prima volta la tecnologia di sintesi computerizzata durante le riprese di Star Wars, segnando la prima applicazione della tecnologia digitale nel cinema e l’ingresso della pellicola nell’era dell’imaging digitale (acquisizione, il trattamento, l’archiviazione e la visualizzazione di immagini, sia in ambito medico che in altri settori come la fotografia, il cinema e la grafica). Nel 1986, Steve Jobs acquisì la divisione di animazione al computer della Lucasfilm e fondò la Pixar Animation Studio, che promosse lo sviluppo di tecnologie per convertire modelli 3D in immagini digitali realistiche. Nel 1995 uscì Toy Story, il primo lungometraggio animato al computer al mondo, che dimostrava l’applicazione dei più recenti sistemi di rendering al computer.

Nel 2009, l’uscita di Avatar ha portato al pubblico e all’industria cinematografica nuovi effetti visivi. Il film ha applicato completamente la tecnologia delle riprese virtuali, consentendo per la prima volta al regista di vedere la sintesi in tempo reale di attori in carne e ossa, scene vere e scene virtuali e di realizzare motion capture e performance capture (ossia la tecnica cinematografica nella quale il processo di acquisizione del movimento è fornito direttamente dall’attore, il quale è munito di sensori che trasferiscono digitalmente tratti facciali ed espressioni a personaggi animati).
La serie di film L’alba del pianeta delle scimmie (2011) presentò indirettamente lo sviluppo della tecnologia di motion capture. Il suo processo di ripresa superò le complesse interferenze ambientali durante la cattura di azioni all’aperto e realizzò la cattura del movimento di più persone. Già Il Re Leone (1994) introdusse in modo completo la tecnologia del metaverso (ambiente virtuale persistente in cui le persone possono interagire tra loro e con oggetti digitali in tempo reale) nel processo di ripresa, e applicò in modo innovativo risorse virtuali, realtà virtuale, ricerca di location virtuali e altri mezzi e realizzò l’uso completo della computer grafica (CG) per creare un film live action in 3D.

L’avvento della serie di fantascienza The Mandalorian (2019) ha segnato un nuovo sviluppo nella tecnologia delle riprese virtuali. L’elaborazione della serie utilizza la piattaforma StageCraft per combinare le immagini generate dal motore di rendering in tempo reale con le performance degli attori e le ambientazioni in loco sotto forma di una parete di sfondo a Led, creando effetti di luce ambientale e di illuminazione dinamica in loco, ottenendo una profonda integrazione delle fasi di pre e post-produzione del film, che sono state coperte dalle riprese virtuali.

L’intelligenza artificiale – branca sempre più diffusa e importante del campo informatico, si è sviluppata rapidamente negli ultimi anni. Dal riconoscimento di modelli, all’elaborazione delle immagini, all’elaborazione del linguaggio naturale (NLP), alla guida autonoma e alla diagnosi medica, la tecnologia dell’intelligenza artificiale sta gradualmente cambiando il nostro modo di vivere e lavorare. Essendo un settore strettamente legato alle immagini e ai contenuti, l’applicazione della tecnologia dell’intelligenza artificiale nel predetto processo di creazione di film e programmi televisivi è diventata sempre più estesa. È stato applicato all’intero processo di creazione di un film, dalla sceneggiatura alla post-produzione, migliorando in modo significativo l’efficienza del lavoro nell’intera filiera cinematografica e televisiva e aprendo nuove possibilità creative.

Con il rapido sviluppo della tecnologia dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale (AIGC: Artificial Intelligence to Generate Content), in particolare con l’avvento di strumenti video come OpenAI Sora, il ruolo dell’intelligenza artificiale nella produzione cinematografica sta attirando sempre più attenzione.

La profonda integrazione tra tecnologia informatica e industria cinematografica e televisiva promuoverà ulteriormente una comunicazione e un pensiero più approfonditi tra i professionisti del settore informatico e i produttori cinematografici e televisivi.

Scott Ross, ex ceo di Industrial Light & Magic (ILM) e fondatore ed ex ceo di Digital Domain, è sia un esperto di produzione cinematografica che un pioniere nel settore della cinematografia digitale. Ha seguito l’evoluzione tecnologica dell’industria cinematografica e televisiva dall’era analogica a quella digitale, fino a quella dell’intelligenza artificiale. La computer grafica è uno dei campi tecnici più strettamente correlati allo sviluppo della tecnologia cinematografica di Hollywood.

Ross ha assistito alla nascita e al rapido sviluppo dell’industria cinematografica digitale. Ha illustrato di come la post-produzione cinematografica a metà degli anni Ottanta venisse effettuata utilizzando processi fotochimici simulati. Le troupe utilizzavano una stampante ottica per comporre la pellicola e ogni volta che creava uno strato si aggiungeva uno strato granuloso alla pellicola. Da allora, Ross ha ripetutamente proposto di sperimentare processi elettronici e digitali. In seguito, lui e un gruppo di colleghi ed esperti hanno iniziato a credere che il futuro del cinema fosse digitale, inaugurando una nuova èra del cinema digitale.

Il primo tentativo di digitalizzazione di Ross presso ILM è stato quello di creare uno storyboard (organizzatore grafico che pianifica una narrazione o, ad esempio, un obiettivo di scrittura) di un caccia P-51 Mustang che volava nel cielo azzurro per Indiana Jones e l’ultima crociata (1989). Poiché l’efficacia dei metodi tradizionali era molto scarsa, provarono a utilizzare un nuovo prodotto, che in seguito divenne il software di elaborazione delle immagini Photoshop che tutti conoscono. Avevano installato computer Apple Macintosh in tutta la stanza e la composizione sembrava perfetta, annunciando l’inizio di un’èra digitale per la produzione cinematografica, che non si basava più sulla fotochimica.

Ross ha fondato la Digital Domain nel 1993, quando la tecnologia non era ancora in grado di garantire una digitalizzazione completa. Inizialmente la Digital Domain imitò il modello della ILM, con un laboratorio di modellismo dedicato alla realizzazione di modelli fisici e all’utilizzo di telecamere a controllo di movimento. Tutta la post-produzione del film è stata realizzata digitalmente e in seguito è stato sviluppato un software di compositing (il combinare e l’armonizzare diversi elementi visivi) che probabilmente è ancora oggi il migliore: Nuke. All’epoca, però, tutti gli input erano analogici e solo con l’avvento delle fotocamere digitali ogni processo fu completamente digitalizzato.

Da allora l’industria cinematografica è entrata in una nuova fase tecnologica. Successivamente, nelle scene del film Titanic (1997), alcuni passeggeri della nave – che il cinespettatore pensava fossero attori – furono invece generati dai computer e poi questi “personaggi” vennero posizionati sul ponte del modello in miniatura della nave tramite la tecnologia di tracciamento, affidandosi così alla tecnologia digitale per ottenere un effetto realistico.

Per le riprese, la troupe del Titanic costruì un modello in miniatura del transatlantico, grande all’incirca quanto una grande stanza. Sorprendentemente, il costo di costruzione del modello fu più alto di quello del vero Titanic! Ross ha affermato che se il film fosse stato realizzato tre o quattro anni dopo, il modello digitale della nave avrebbe potuto essere creato interamente in digitale, risparmiando molti costi di produzione.

Ross ritiene che quasi tutte le tecnologie dei media emergenti, dalla stampa alla televisione, da internet agli smartphone, siano progettate per aiutare gli esseri umani a raggiungere gli obiettivi della trasmissione di informazioni, della narrazione e della riproduzione della realtà. L’impatto delle attuali applicazioni della tecnologia IA è fondamentalmente diverso dai cambiamenti apportati dalle precedenti nuove tecnologie: le predette hanno introdotto nuovi strumenti, mentre le attuali nuove tecnologie introducono agenti intelligenti. Le prime tecnologie di intelligenza artificiale erano per lo più solo strumenti utilizzati dagli esseri umani per creare cose. In una certa misura, questi strumenti sostituiscono gli esseri umani completando parte del lavoro. Però ora gli agenti intelligenti sostituiscono direttamente gli esseri umani nel completamento della creazione, e questa è una differenza fondamentale. Proprio come i giocattoli del film Pixar Toy Story sono diventati personaggi viventi e capaci di agire in modo autonomo. La tecnologia dell’intelligenza artificiale è come uno strumento che “salta” fuori dalla cassetta degli attrezzi e diventa un risolutore di problemi al pari di un essere umano, e questo rende l’IA completamente diversa da tutti gli strumenti precedenti.


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