Tra tagli al Nih e stop ai vaccini, Washington fa un passo indietro su ricerca e innovazione. Bruxelles può guidare – o inseguire. Nel frattempo la Cina supera gli Usa nei trial clinici per i medicinali
Il Dipartimento della salute e dei servizi umani (Hhs) degli Stati Uniti, guidato da Robert F. Kennedy Jr, ha annullato un contratto da oltre 700 milioni di dollari con Moderna per lo sviluppo di un vaccino mRna contro l’influenza aviaria H5N1 e altri cinque sottotipi di influenze pandemiche. Una revisione interna all’agenzia, ha infatti giudicato insufficienti i progressi del progetto rispetto agli standard scientifici e normativi richiesti. “Non spenderemo i soldi dei contribuenti per ripetere gli errori della scorsa amministrazione, che ha nascosto al pubblico legittime preoccupazioni legate alla sicurezza” ha dichiarato Andrew Nixon, portavoce Hhs. Il contratto faceva parte degli sforzi federali per rafforzare la preparazione contro possibili pandemie, anche in risposta all’aumento dei casi di H5N1 riscontrati negli allevamenti e in circa settanta persone nel Paese. Moderna ha affermato che cercherà delle alternative per supportare lo sviluppo delle tecnologie, secondo l’Agence France-Presse.
L’OPINIONE DEGLI ESPERTI
L’approccio è antitetico a quello adottato dallo stesso Donald Trump nel 2020 quando ha lanciato l’operazione Warp Speed, un partenariato pubblico-privato per facilitare e accelerare lo sviluppo e la produzione di vaccini contro il Covid-19. Così facendo – avverte Amesh Adalja, esperto di malattie infettive, bioterrorismo e medicina d’emergenza e professore presso il Johns Hopkins center for health security – “il governo sta scartando quello che potrebbe essere uno degli strumenti piu efficaci e rapidi per contrastare un’epidemia di influenza aviaria”. “È importante ricordare che la tecnologia mRna è stata premiata con il premio Nobel per la medicina. Oggi, dopo anni dall’inizio della pandemia da Covid-19, il rapporto positivo costi-benefici di questa innovazione è innegabile. In questo momento, con la crescita dei casi di Aviaria oltreoceano, la ricerca applicata a strumenti come questi risulta cruciale. E la tecnologia funziona”, ha detto Massimo Ciccozzi, professore di epidemiologia e statistica sanitaria presso l’Università Campus Biomedico a Healthcare Policy per Formiche.net. “Non bisogna confondere la scienza con la politica”, ha poi concluso.
VERSO LO STOP ALLE RIVISTE SCIENTIFICHE
Ma questo non è l’unico nuovo capitolo di cui si arricchisce l’acceso dibattito sulla gestione della salute pubblica oltreoceano. Risale a martedì un intervento del segretario al dipartimento della Salute Usa in cui ha annunciato l’intenzione di impedire agli scienziati del Nih di pubblicare su riviste medico-scientifiche di punta come Jama, The Lancet e New England Journal of Medicine, da lui definite “corrotte” e influenzate dall’industria farmaceutica. “A meno che quelle riviste non cambino radicalmente, impediremo agli scienziati del Nih di pubblicarvi e creeremo le nostre riviste interne (al National instititutes of health, ndr)”.
QUALE RUOLO PER L’EUROPA
È importante ricordare che il Nih – già oggetto di pesanti tagli alla ricerca – è storicamente il più grande finanziatore pubblico al mondo della ricerca biomedica e comportamentale. In questo contesto, lo stop americano potrebbe aprire uno spazio competitivo. L’Europa ha ora la possibilità di posizionarsi come punto di riferimento globale nell’innovazione – fra cui lo sviluppo di vaccini mRna contro nuove minacce epidemiche – anche perché, se non lo farà Bruxelles, potrebbe farlo qualcun altro. Un report di GlobalData dello scorso febbraio ha dimostrato che la Cina ha superato gli Usa nei trial clinici per i medicinali. E i brevetti farmaceutici e delle tecnologie mediche – sottolinea un report di CBRE – sono aumentati del 379% in Cina nell’ultimo decennio. Resta dunque da chiedersi se l’Europa saprà cogliere l’occasione per rafforzare il proprio posizionamento, o se resterà indietro mentre altri dettano il passo. In gioco c’è la scelta tra essere follower o leader.