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L’Italia è strategica. Merz da Meloni? Una buona notizia per l’Ue. Parla Crescenzi

La notizia, poi smentita, data dal giornale tedesco si è rivelata infondata sin da principio. I rapporti fra i due Paesi sono ottimi e c’è un grande lavoro bilaterale sul piano diplomatico per rinsaldarli sempre di più. La visita del cancelliere Merz in Italia conferma questo indirizzo ed è una buona notizia anche in prospettiva europea. Colloquio con Luca Crescenzi, presidente dell’Istituto di studi germanici

Il governo tedesco, per bocca del portavoce del ministero degli Esteri Christian Wagner, ha chiarito che fosse infondato. Ma l’articolo del giornale tedesco Welt in cui si sosteneva che il governo tedesco avesse escluso – dopo pressioni dell’Spd – l’Italia come partner strategico, aveva già scatenato a queste latitudini le prime reazioni indignate. Alla vigilia dell’incontro fra la premier Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco Friedrich Merz a maggior ragione. Al di là delle indiscrezioni, sono i fatti a parlare. E, in questo momento “c’è un fittissimo lavoro delle diplomazie di entrambi i Paesi per rafforzare sempre di più i rapporti. Uno sforzo, anche bilaterale, che in precedenza non si era mai registrato se non con il governo guidato da Mario Draghi”.  A dirlo sulle colonne di Formiche.net è Luca Crescenzi, presidente dell’Istituto italiano di Studi germanici.

Presidente, l’indiscrezione data dal Welt è stata poi ridimensionata dal governo tedesco. Non c’è, dunque, alcun fondo di verità?

La notizia mi è sembrata da subito priva di fondamento. Come ribadisco, il lavoro in particolare sul piano bilaterale fra i due Paesi è molto proficuo in questo periodo storico e con i due governi a maggior ragione. Eliminare l’Italia dai partenariati strategici sarebbe un’operazione priva di senso forse la spiegazione è un’altra e ha una natura più politica.

Cosa intende dire?

Probabilmente è stata fatta filtrare questa velina da Spd per rimarcare come i rapporti fra la parte socialdemocratica tedesca e il governo italiano non siano idilliaci. Ma non c’è dubbio invece che fra Meloni e Merz ci sia invece stima e volontà di lavorare assieme.

L’Italia quindi entrerà nel gruppo Weimer plus?

L’orientamento della Germania, dopo la smentita all’articolo, sembra essere proprio questo. Nonostante su alcune questioni le visioni dei governi non siano perfettamente collimanti, sono tantissimi i terreni sui quali i due Paesi stanno mostrando di essere pronti a intensificare le collaborazioni.

Per cui, qual è realmente lo stato dei rapporti fra Italia e Germania?

I rapporti fra Italia e Germania si stanno consolidando. I rapporti bilaterali hanno iniziato a essere oggetto di un interesse specifico come mai prima d’ora. Motivo per cui non mi spiego anche alcune reazioni italiane eccessivamente drammatizzate sulla notizia poi smentita. La verità è che il livello di relazioni fra i due Paesi è molto positivo anche perché, politicamente, alla Cdu interessa avere buoni rapporti con Fratelli d’Italia e viceversa.

Sui dossier economico-bancari, quale atteggiamento dovremo aspettarci dalla nuova cancelleria tedesca?

Se è vero che a livello diplomatico i rapporti sono buoni, a livello economico possiamo parlare di un legame inscindibile. E di questo c’è grande consapevolezza. Un esempio concreto: se il comparto automotive tedesco cala, di conseguenza ne risente negativamente anche tutta la filiera italiana che è fornitrice di tantissime componenti. Fra l’altro, gli scambi economici fra i due Paesi sono in crescita. Sul versante bancario – il riferimento è alla questione Unicredit – penso che le strategie debbano ancora essere definite in modo chiaro e che in qualche modo l’attuale maggioranza risenta ancora delle scelte fatte dal precedente cancelliere.

Alla luce di questo quadro, come si inserisce la visita di Merz in Italia e quali le aspettative all’esito del confronto con Meloni?

La visita conferma ciò che ho sostenuto: c’è la volontà di entrambi i Paesi ad “avvicinarsi” sempre di più e a consolidare i rapporti bilaterali ma non solo. Sulla visita c’è, giustamente, grande aspettativa e la buona riuscita del confronto è un’ottima notizia anche per rafforzare l’Europa. L’Italia, dunque, un partner assolutamente strategico per la Germania.


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