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Deas, il generale Vecciarelli raddoppia e diventa ad

La società ha deciso di rafforzare il proprio ruolo puntando doppiamente sull’esperienza. L’ex capo di Stato maggiore della Difesa e già presidente del Cda, il generale Enzo Vecciarelli, è stato infatti nominato anche amministratore delegato

Nuovo cambio al vertice di Deas, società specializzata nel settore della cyber-security, con un focus strategico sulla protezione delle infrastrutture critiche e sulla difesa delle operazioni multi-dominio, che si affida all’esperienza militare per la sua leadership. L’assemblea dei soci dell’azienda ha nominato il generale Enzo Vecciarelli, già presidente del Consiglio di amministrazione dell’azienda, amministratore delegato. A supportarlo, i consiglieri Stefania Ranzato, fondatrice dell’azienda, e Carlo Coccoli, attuale direttore generale di Deas.

“La situazione di crisi internazionale conferma, anche per il contesto italiano, la crescente complessità di un’era in cui la guerra ibrida è protagonista – ha spiegato Vecciarelli – le attività di attori tradizionali sono ormai supportate e amplificate dalle azioni nel cyberspazio, sia in chiave offensiva che difensiva. Nel quadro di una crescente complessità per i player della cybersicurezza diventa fondamentale assicurare che la strategia sia tradotta in piani tattici e operativi, nonché assicurare il coordinamento degli sforzi per attuarla”.

Prima di essere nominato ai vertici della Difesa e dell’Arma azzurra, il generale Vecciarelli ha ricoperto importanti ruoli nell’ambito del Segretariato generale della Difesa quale capo del reparto dei Programmi di armamento e prima ancora quale vice-capo reparto della Politica militare.

“Deas — ha aggiunto il generale – garantisce una postura cyber resiliente, per partner e stakeholder strategici, attraverso soluzioni e servizi ad hoc progettati per migliorare l’efficienza della difesa di reti e asset istituzionali e delle infrastrutture critiche fondamentali per la sicurezza del Paese e dei cittadini”. In un momento in cui le competenze specialistiche rappresentano un gap per il sistema-Paese, è importante puntare sugli standard di sicurezza e sull’innovazione come parte integrante dei servizi. 

“Le valutazioni della sicurezza secondo gli standard tecnico-normativi più recenti, le attività avanzate di security probing di beni e asset Ict, la formazione specialistica al cyber training attraverso scenari simulati e lo sviluppo di piattaforme e soluzioni customizzate a supporto degli operatori cyber sono solo alcune delle capacità che l’azienda è in grado di esprimere”.


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