Nel solco della memoria del generale Claudio Graziano, il Centro alti studi per la difesa (Casd) ha celebrato ieri la cerimonia di chiusura dell’anno accademico 2024-2025, coronata dalla consegna del premio di dottorato a lui intitolato
Con una cerimonia solenne, ricca di una folta partecipazione istituzionale, si è chiuso l’anno accademico 2024-2025 del Centro Alti Studi per la Difesa (Casd). L’evento si è svolto ieri a Palazzo Salviati, sede dell’alta formazione strategica della Difesa, e ha visto anche la consegna del premio di dottorato alla memoria del generale Claudio Graziano, già Capo di Stato Maggiore della Difesa e presidente del Comitato militare dell’Unione europea, scomparso nel 2023. La cerimonia, svoltasi presso la sede del Casd di Palazzo Salviati, ha registrato la presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni, del mondo militare, accademico e industriale, tra cui il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, il sottosegretario di Stato alla Difesa Isabella Rauti, il presidente del Casd generale di Corpo d’Armata Stefano Mannino e l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero.
A fare gli onori di casa il generale Mannino, 33esimo presidente del Casd, che ha posto l’accento sulla funzione strategica della formazione in un mondo in costante e accelerata trasformazione. Mannino ha ricordato il generale Graziano come esempio di orgoglio per le Forze Armate e ha inquadrato l’attività del Casd all’interno della più ampia architettura della politica militare italiana, sottolineando il ruolo delle cooperazioni internazionali, europee e atlantiche. In uno scenario segnato dalla “complessità sistemica”, ha affermato il generale, “la capacità di gestione della complessità diventa una necessità”. Per questo, ha aggiunto, occorre investire nel capitale umano, rendendo il Casd “il luogo centrale per l’alta formazione e per lo sviluppo di un pensiero strategico”. Una formazione che, ha spiegato, deve essere multidisciplinare, collaborativa, internazionale e orientata all’innovazione, per contribuire in modo determinante alla sicurezza nazionale.
Sulla stessa linea il generale Portolano, che ha celebrato il Casd come presidio della formazione interforze e come spazio di sviluppo del pensiero strategico condiviso. Il ricordo del generale Graziano, “esempio di dedizione e visione”, ha fatto da sfondo a una riflessione più ampia sul valore delle sinergie e sulla necessità di rinnovamento culturale: “Non comprendere i cambiamenti porta all’obsolescenza e alla sconfitta”, ha avvertito Portolano, sottolineando come la formazione sia oggi una priorità strategica. L’invito rivolto alla platea è stato quello di coltivare il dubbio come motore dell’innovazione, perché “solo ponendosi domande si possono elaborare soluzioni nuove e complesse”.
Ha arricchito la cerimonia l’intervento della sottosegretaria Isabella Rauti, la quale ha definito il Casd “una vera e propria national defense university”, ponte tra accademia, istituzioni e sistema Paese. In un contesto segnato da instabilità e transizione, ha osservato, “l’analisi prospettica e la formazione diventano strumenti decisivi per governare il cambiamento”. Un ruolo che, ha concluso, il Casd potrà continuare a esercitare come “driver dell’innovazione formativa”, in equilibrio tra custodia dei valori e apertura ai nuovi paradigmi.
A chiudere l’evento, il conferimento del premio di dottorato in memoria del generale Graziano e l’intervento dell’ad di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, che ha ricordato Graziano come uomo e leader, ma ha soprattutto lanciato un appello a “lavorare sulla sua eredità”, fondata su una stretta alleanza tra “cultura e leadership”, con un forte ancoraggio alla dimensione tecnico-tecnologica come leva per rafforzare i processi decisionali.