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La Russia sta trasformando l’aeroporto di Kerch in un hub per droni

Le immagini satellitari confermano la trasformazione dell’aeroporto di Kerch, nella Crimea orientale, in una base militare per droni d’attacco. Le strutture identificate ospiterebbero Uav, sistemi di assemblaggio e difese aeree, segnando un’espansione della capacità russa di colpire l’Ucraina

Le forze armate russe starebbero allestendo in Crimea quello che, dalle immagini satellitari, sembra essere un vero e proprio “dronodromo”. L’aeroporto di Kerch, situato nella parte orientale della penisola occupata dalla Russia nel 2014, è stato oggetto di lavori di ristrutturazione nel corso delle ultime settimane, dopo essere stato ufficialmente riconvertito dall’uso civile a quello militare formalizzato il 4 marzo 2025, quando le autorità occupanti hanno trasferito diverse particelle di terreno dell’aeroporto al Dipartimento territoriale del ministero della Difesa russo in Crimea (come testimoniato da documenti del catasto immobiliare della Federazione Russa).

A dare conferma di ciò sono le immagini satellitari ad alta risoluzione fornite dal media estone Delfi, che ritraggono l’infrastruttura sia nel febbraio che nel giugno 2025. Le immagini in questione mostrano significativi lavori di fortificazione attorno alla pista principale, compresa la costruzione di strutture mimetiche che, per struttura e dimensioni, suggeriscono una possibile preparazione alla conduzione di operazioni con sistemi unmanned. “Si tratta probabilmente di una base tecnica progettata per l’equipaggiamento, lo stoccaggio e il lancio di Uav. Le strutture mimetiche che misurano circa 12 metri per 9 sono adatte per il ricovero delle attrezzature, per i siti di assemblaggio degli Uav e per i sistemi missilistici antiaerei come Pantsir-S1 o Tor-M2, che si adattano perfettamente a queste dimensioni e possono creare un sistema di difesa aerea per l’infrastruttura” ha dichiarato l’esperto di aviazione Anatoliy Khrapchynskyi, che ha anche identificato aree specifiche con rilievi artificiali che potrebbero essere destinate all’installazione di sistemi antiaerei.

L’aeroporto non ospitava voli passeggeri regolari dal 2007 e, dopo l’occupazione della Crimea nel 2014, era stata in parte adibita a punto di attesa per il trasporto merci verso il traghetto. Tuttavia, dal marzo di quest’anno quest’attività è stata spostata altrove, secondo i media locali, per effetto di una “riorganizzazione aziendale”, lasciando spazio alla nuova funzione militare dello scalo. La trasformazione dell’aeroporto di Kerch rientra nel più ampio piano russo di ampliamento delle basi di lancio per droni d’attacco. Secondo l’Aeronautica ucraina, dall’inizio di giugno si sono registrati attacchi con un numero record di droni (fino a un massimo di cinquecento per operazione), un importante segnale per la crescente necessità per Mosca di avvicinare le piattaforme di lancio al fronte.


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