Italia e Francia stanno intensificando il coordinamento strategico nel Mediterraneo, lanciando un seminario di alto livello a Roma promosso dalla Fondazione Med-Or Italiana. Il focus: sicurezza, energia, migrazione e crisi regionali. Sono in corso colloqui per renderlo un evento annuale e per stabilire un centro di ricerca permanente
A pochi giorni dall’incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese, Emmanuel Macron, a Palazzo Chigi, che ha confermato la volontà di rafforzare l’asse franco-italiano in chiave europea e mediterranea, Roma ha ospitato ieri un seminario ad alto livello dedicato alla sicurezza nel Mediterraneo. L’evento, organizzato dalla Med-Or Italian Foundation in collaborazione con l’Ambasciata di Francia in Italia e l’Ambasciata d’Italia in Francia rappresenta un passaggio concreto nell’attuazione del Trattato del Quirinale.
Firmato nel 2021, il Trattato prevede una cooperazione rafforzata tra i due Paesi nei settori chiave della sicurezza, della politica estera e della difesa, e identifica il Mediterraneo come “crogiolo comune” tra i due paesi, uno spazio strategico condiviso.
Il seminario di giovedì 12 giugno ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, think tank e imprese di entrambi i Paesi, riuniti per un confronto approfondito, in linea con la priorità strategica che Francia e Italia attribuiscono al Mediterraneo allargato. Le discussioni hanno affrontato temi di interesse comune: il rafforzamento di un approccio condiviso, l’accesso alle risorse energetiche e l’approvvigionamento strategico, il coordinamento nella risposta alla sfida migratoria e la cooperazione in ambito Difesa. I partecipanti hanno, inoltre, discusso dell’attuale situazione in Libia, Libano, Gaza e Siria.
Tra i presenti, gli ambasciatori Martin Briens ed Emanuela D’Alessandro, e in chiusura il Ministro della Difesa italiano Guido Crosetto. I lavori si sono sintetizzati nella volontà condivisa di trasformare questo seminario in un appuntamento annuale, ospitato a rotazione tra Roma e Parigi, e con l’ipotesi di creare una struttura permanente di studio sulla sicurezza mediterranea, che coinvolga istituzioni, mondo accademico e settore privato.
L’iniziativa conferma come, di fronte alle nuove sfide geopolitiche che attraversano il Mediterraneo allargato, Italia e Francia puntino a una visione comune e a un coordinamento più stretto anche in chiave europea. D’altronde, è lo stesso Trattato a prevedere che Francia
e Italia “sviluppino sinergie e rafforzino il loro coordinamento nel Mediterraneo, promuovano un approccio europeo condiviso nelle politiche di vicinato a Sud e a Est dell’Unione europea, adottino iniziative comuni e contribuiscano al rafforzamento delle relazioni tra l’Unione europea e l’Africa”.