Montelibretti, nei pressi di Roma, è stato il cuore pulsante della prima sperimentazione operativa congiunta promossa dall’Agenzia Europea per la Difesa (Eda) nel quadro dell’iniziativa Opex, segnando un passaggio simbolico e operativo verso una maggiore integrazione tra innovazione tecnologica e capacità militari a livello europeo. Ecco perché è importante
Ospitata presso il Centro Sperimentale Multifunzionale dell’Esercito Italiano (Cepolispe), la campagna è il primo concreto risultato dell’Hub for Eu Defence Innovation (Hedi), struttura dell’Eda nata per accelerare il trasferimento delle tecnologie dal laboratorio al campo. Proprio l’Italia ha avuto un ruolo determinante: non solo come Paese ospitante, ma anche come promotore attivo di un modello di cooperazione che supera le logiche nazionali, favorendo la sperimentazione congiunta tra industria, forze armate e istituzioni europee. Nel corso del distinguished visitors day, a sottolineare l’impegno italiano, erano presenti il Direttore del Cepolispe, generale Pierpaolo Dotoli, il direttore Nazionale degli Armamenti, ammiraglio Giacinto Ottaviani, e la vice Nad, Luisa Riccardi.
La dimostrazione
A prendere parte alla campagna, aziende di sei Paesi membri – tra cui Arx Robotics (Germania), Piap (Polonia), Schiebel (Austria), Altus Lsa (Grecia), Beyond Vision (Portogallo), Alysis (Spagna) – che hanno condotto missioni simulate di logistica autonoma con l’impiego congiunto di Uav e Ugv. La progressiva integrazione dei sistemi in scenari multi-dominio ha permesso di valutare non solo le prestazioni tecniche, ma anche la loro interoperabilità e adattabilità in contesti realistici.
“Oggi la guerra e la tecnologia evolvono in tempi compressi”, ha osservato André Denk, direttore esecutivo dell’Eda, citando la guerra in Ucraina come spartiacque nel modo di intendere l’innovazione militare. “Accelerare l’innovazione dal laboratorio al campo è il nostro biglietto d’ingresso per la rilevanza operativa”, ha aggiunto. Opex, in questo senso, si propone come strumento per superare la cosiddetta “valle della morte” dell’innovazione, dove molte tecnologie restano bloccate prima di raggiungere l’utilizzo sul campo.
Il peso strategico della campagna Opex
Il successo della sperimentazione a Montelibretti apre la strada a una serie di campagne future, ospitate da altri Stati membri e rivolte a una platea tecnologica sempre più ampia, alimentando sinergie strategiche tra settore pubblico e privato per il rafforzamento e l’ammodernamento della Difesa e della sua industria. L’Italia, con le sue infrastrutture, le competenze militari e il coinvolgimento istituzionale, si conferma attore centrale nella costruzione di un ecosistema europeo dell’innovazione militare. In un’Europa che cerca maggiore coesione strategica, iniziative come Opex rappresentano un primo passo tangibile verso una difesa integrata, fondata su sperimentazione congiunta e cooperazione strutturata tra industria e forze armate.