La premier italiana, Donald Trump, Volodymyr Zelensky e Mohamed bin Zayed Al Nahyan provano a raggiungere un’intesa sul tavolo diplomatico. Putin ha accettato di vedere Trump e l’incontro si terrà molto probabilmente negli Emirati
Four for Ukraine. La telefonata di Giorgia Meloni con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky e con il presidente degli Emirati Arabi Uniti S.A. Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan mette in risalto un punto importante: la resistenza ucraina vede il supporto costante del governo di Roma, impegnato fortemente per il raggiungimento di un cessate il fuoco e per un percorso negoziale che possa garantire una pace giusta e duratura in Ucraina. Il riferimento riguarda, evidentemente, anche le recenti iniziative diplomatiche promosse dagli Stati Uniti, come il tanto agognato incontro vis a vis. Lo ha annunciato il vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite Dmitry Polyanskiy secondo cui Vladimir Putin e Donald Trump potrebbero incontrarsi di persona la prossima settimana, escludendo però un contatto Putin-Zelensky.
Putin ha accettato di vedere Trump e l’incontro si terrà molto probabilmente negli Emirati, da qui la presenza di bin Zayed alla telefonata. Quest’ultimo lo scorso febbraio, ricevendo Zelensky in visita ufficiale negli Emirati Arabi Uniti, aveva espresso l’auspicio di poter rafforzare le relazioni bilaterali in diversi settori, lavorando al contempo sulla stabilità per l’Ucraina e il suo popolo. Di qui il link tra Kyiv e Abu Dhabi che si sono promesse amicizia alla voce cooperazione, investimenti, rinnovabili e sicurezza alimentare. In una parola sola: ricostruzione post conflitto, inserendosi così nel solco tracciato da Giorgia Meloni in occasione della Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina 2025 (URC2025), evento co-organizzato a Roma un mese fa da Italia e Ucraina.
Il presidente ucraino di contro ha ringraziato la premier italiana con cui ha avuto “una conversazione proficua, in cui abbiamo condiviso una visione comune su come procedere verso una pace reale ed equa”, aggiungendo che è importante per l’Ucraina “che i nostri partner siano ben informati sulla situazione, vogliamo tutti un futuro definito e sicuro per l’Europa”, ha scritto su X. “Giorgia sostiene fermamente la posizione secondo cui i leader europei devono essere coinvolti negli sforzi diplomatici a fianco degli Stati Uniti per stabilire la pace. Grazie, Giorgia, per la tua posizione e il tuo incrollabile sostegno”.
La call di Meloni ha permesso inoltre, con il Presidente emiratino, di riflettere sull’eccellente cooperazione nella consegna degli aiuti umanitari a Gaza. In questo senso i quattro hanno una volta di più ribadito “la necessità di una cessazione immediata delle ostilità, del rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e di un accesso degli aiuti pieno e senza ostacoli per porre fine all’ingiustificabile crisi umanitaria in corso nella Striscia”.