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Space Force, nuova missione in orbita per lo spazioplano sperimentale X-37B. I dettagli

La Space Force ha dato il via a Otv-8, l’ottava missione dello spazioplano X-37B, lanciato ieri su un Falcon 9 di SpaceX dal Kennedy Space Center. Il velivolo condurrà esperimenti di comunicazioni laser tra satelliti e sensori quantistici per la navigazione autonoma. Il programma, iniziato negli anni Novanta dalla Nasa e ora gestito dal Pentagono, continua a segnare record di permanenza in orbita e rappresenta uno degli asset più avanzati delle Forze armate Usa

La Space Force ha inaugurato l’ottava missione Otv (Orbital test vehicle) dello spazioplano X-37B, lanciato in orbita dal Kennedy Space Center in Florida su un razzo Falcon 9 di SpaceX. Il lancio ha avuto luogo alle 23:30 (ora locale) di giovedì 22 agosto e segna la continuità di uno dei programmi più riservati e di lunga durata mai gestiti dal Pentagono. 

La missione Ovt-8 (sigla in codice USSF-36), in base a quanto dichiarato pubblicamente, sarà incentrata sulla sperimentazione di laser inter-satellitari per le comunicazioni e di sensori quantistici per la navigazione. Il primo esperimento punta a sfruttare fasci ottici per connettere costellazioni commerciali e militari, incrementando banda e resilienza nell’orbita bassa terrestre. Il secondo, parte del programma Transition quantum sensing della Defense innovation unit (Diu), prevede il dispiegamento di un sensore inerziale quantistico capace di garantire orientamento e navigazione anche in ambienti privi di segnale Gps.

“Questi esperimenti si inseriscono in un impegno più ampio della Space Force per rafforzare la sicurezza e la resilienza dei sistemi orbitali statunitensi”, ha chiarito la Space Force lo scorso luglio. I piani delle forze spaziali americane si stendono su un orizzonte temporale di lungo termine, come confermato dal colonnello Ryan Hiserote, responsabile della pianificazione e della supervisione dei lanci spaziali della USSF: “Abbiamo più missioni in coda nei prossimi dodici mesi che in qualsiasi altro periodo nella storia del programma Nssl (National security space launch, ndr.)”. 

Un programma tra storia e segretezza

L’X-37 nasce negli anni Novanta come progetto della Nasa, pensato per sviluppare veicoli spaziali riutilizzabili. Nel 2004 il programma è passato sotto il controllo del Dipartimento della Difesa, che ne ha fatto una piattaforma classificata con finalità militari. Il velivolo — lungo 8,9 metri, alto 2,9 e con un peso al lancio vicino alle cinque tonnellate — è infatti gestito direttamente dalla Space Force in collaborazione con l’Air Force Rapid capabilities office e Boeing Phantom Works.

Dal 2010 a oggi, i due esemplari esistenti di X-37B hanno accumulato oltre 4.200 giorni in orbita, spesso superando i due anni di permanenza continua nello spazio. L’ultima missione, chiusa nel marzo 2025 dopo 434 giorni, aveva l’obiettivo di testare capacità avanzate di aerobraking, fondamentali per variare orbita consumando quantità minime di carburante.


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