Il colosso olandese ha investito 1,3 miliardi di euro nella startup francese, nell’ambito di un round di raccolta fondi che ha portato il valore della transalpina a 11 miliardi. Non si tratta solamente di una partnership con cui contribuire allo sviluppo delle due aziende, ma di un messaggio al mondo: anche l’Europa può avere i suoi fiori all’occhiello
Una matrimonio tra un’olandese, Asml, e una francese, Mistral può essere una grande notizia per tutta l’Europa. Il colosso dei Paesi Bassi specializzato nella produzione di macchinari avanzati per i semiconduttori ha deciso di investire 1,3 miliardi di euro nella startup transalpina di intelligenza artificiale, sempre più leader indiscussa in tutto il continente. Questa transazione rende Asml una delle sue principali azioniste con l’11% circa, oltre a un posto nel consiglio di amministrazione, mentre per Mistral si tratta di un’operazione che rientra in un nuovo giro di raccolta fondi da 1,7 miliardi di euro – a cui hanno preso parte anche Nvidia, Index Ventures, Andreessen Horowitz, Bpifrance – facendo lievitare la sua valutazione a 11,7 miliardi, la più alta in Europa. L’obiettivo d’altronde era proprio questo: Asml ha infatti investito in un finanziamento di serie C, una fase avanzata di raccolta capitali per le aziende che vogliono espandersi e consolidarsi.
Ora che hanno unito le proprie forze, la partnership dovrebbe portare a una migliore comprensione dell’IA e dei suoi strumenti. Le due aziende collaboreranno come può essere utilizzata “nei prodotti, nella ricerca, nello sviluppo e nelle operazione” di Asml attraverso prodotti e soluzioni innovativi basati sull’intelligenza artificiale”, afferma il ceo Christophe Fouquet.
Tuttavia, non è una questione prettamente legata alle due protagonista. Dentro questa iniziativa si può dire che è contenuto anche il futuro dell’Europa. A dirlo in maniera esplicita è la ministra (uscente) per il Digitale francese, Clara Chappaz. “Riunendo un industriale di fama mondiale e una startup francese leader [del settore], l’Europa dimostra la sua capacità di costruire una solida sovranità digitale”.
A mettere gli occhi su Mistral, che tra le tante con il suo chatbot Le Chat ha creato un rivale di ChatGpt e OpenAI, era stata anche Apple. L’azienda di Tim Cook è fortemente indietro rispetto alle concorrenti in tema di IA, per cui stava pensando a un’offerta pubblica. Mistral ha già collaborato con alcuni giganti del settore, come dimostra la creazione di una piattaforma cloud per Nvidia e il campus di IA attorno a Parigi da costruire insieme al fondo emiratino MGX. Segno che in molti guardavano all’azienda francese con estremo interesse. Ma delle volte ci si dimentica che la Francia è Europa e quindi, in quanto tale, quelle aziende stavano anzitutto guardando a una società europea. Come afferma all’Afp Jean-Baptiste Bouzige, fondatore di Ecometrics, “non c’è modo di competere in questo settore rimanendo solamente francesi”.
Questo perché, nonostante sia un’eccellenza, sotto tanti aspetti Mistral non può competere da sola con le rivali statunitensi. Non per niente, per una mera questione finanziaria: Anthropic, tanto per dirne una, ha racimolato 13 miliardi di dollari nell’ultimo round di finanziamento. Ad ogni modo, la strada intrapresa per diventare davvero la prima della classe in Europa è quella giusta. Mistral non fa mistero di voler diventare grande e rappresentare l’alternativa europea ai modelli che vengono realizzati a ovest e a est. Con la sua raccolta fondi, si legge nella nota, Mistral mira a “riaffermare la propria indipendenza evitando di cadere sotto il controllo dei giganti tecnologici americani o cinesi”. Una conferma delle sue ambizioni comunitarie.